Portici – Un disastro chiamato Villa Mascolo, sopralluogo del Movimento 5 Stelle: “Lo scempio pagato dalla collettività”.

Prosegue il tour tra le strutture abbandonate di Portici da parte del Movimento 5 Stelle. Questa volta l’attenzione si è focalizzata, ancora una volta, sulla settecentesca Villa Mascolo, un patrimonio situato tra mare e Vesuvio, ma rimasto in balia del degrado e degli atti vandalici, nonostante negli anni siano stati spesi circa 7,5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà del Comune. A raccontare la crono-storia dell’immobile, tra sprechi e lassismo, è Alessandro Caramiello, Capogruppo del M5S Portici, da anni attenzionati agli sprechi dell’amministrazione comunale.

“Villa Mascolo è stata assegnata nel 2012 alla società GepaGroup, la quale ha organizzato eventi e coadiuvato il Comune per la celebrazione di circa 70 matrimoni civili fino al marzo del 2014. Dopodiché oblio: vandali, ladri, incuria e abbandono da parte di tutti – spiega Caramiello -.



Ad oggi abbiamo un silenzio assordante da parte di questa amministrazione comunale, nonostante le continue segnalazioni di ulteriori furti, atti vandalici e degrado”. Ma non finisce qui, come sottolinea il consigliere comunale di Portici, perché non solo c’è l’abbandono, ma anche una causa ai danni del Comune portata avanti dalla GepaGroup, per cui l’Ente dovrà sborsare 760mila euro di soldi della collettività.

“Non entrando in ambito tecnico giuridico ma soltanto politico, con un avvocato incaricato del Comune e successivamente con un consulente tecnico di parte (Comune e GepaGroup) questa maggioranza dovrà ratificare, come stabilito da una sentenza dell’8 febbraio del 2021, una conciliazione di euro 760.000 (soldi del bilancio comunale e quindi soldi dei Porticesi) alla Gepa Group – prosegue il consigliere comunale -. Quindi in un momento così complicato per tutti noi a causa di questa maledetta pandemia, con una grave crisi socio-economica che continua da un più di un anno ormai, il giorno 8 aprile dalle ore 18:30, l’intero Consiglio Comunale dovrà ratificare se dare 760.000,00 euro dei soldi nostri ad una società che lamenta mancati introiti.  E nel frattempo la struttura continua a essere abbandonata e inutilizzata: riteniamo sia giunto il momento di ridare la parola ai cittadini”.