La maggioranza comunale approva le variazioni di bilancio

Per i non più giovani commessi comunali che, con i loro occhi assonnati, hanno partecipato al Consiglio comunale di giovedì sera (16 giugno) l’intervento del pidiellino Peppe Girardi è stato una sorpresa.
Il presidente della terza commissione ha parlato da buon padre di famiglia e ha messo il dito sul problema dei pagamenti che l’Ente comunale è costretto a corrispondere per l’annullamento di numerosi verbali elevati dal Corpo dei Vigili Urbani o per risarcimenti a danni causati dai dissesti stradali. Per fare questo, si è dovuto votare, nella riunione consiliare dell’altra sera, una ratifica per variazione di bilancio; e proprio su questa discussione il buon Peppe ha inveito contro il tecnico comunale Sannino reo, a suo dire, di non aver ancora istituito un Ufficio di conciliazione. Ma tutto questo senza aver prima indossato i panni di uno dei tanti berluscones di turno ossessionato dalla “solita magistratura” e dai “soliti giudici di pace”, che hanno condannato il Comune torrese al pagamento di tali somme.
Ai non più giovani commessi comunali l’intervento è piaciuto ben più di quella che a qualcuno è potuta sembrare una lezioncina professorale di Massimo Meo che ha tentato di catturare la simpatia della platea con l’insolita battuta ma piuttosto scontata: "stasera sono tranquillo…", pronunciata a proposito dell’altro tema all’ordine del giorno, quello che ha interessato gli ex inquilini dell’ex Onpi.
Sempre il solito Meo (che, agl’occhi dei più, risulta essere sempre il consigliere comunale più preparato e più combattivo di questa legislatura, ma che a volte dà l’impressione di essere più innamorato della sua capacità di magniloquenza), ha accusato la giunta Borriello di spese insensate: quelle per pagare il fitto di nuovi alloggi per gli anziani sfrattati dall’ex Onpi. Infatti, a parer suo, era molto più sensato spendere quei soldi per lavori di ristrutturazione al vecchio edificio di Cappella Nuova. Ma perfino Antonio Borriello, il portavoce (e croce) del sindaco della città del corallo,  che seguiva in prima fila azzimato, è riuscito a capire che l’intervento di Massimo Meo non portava da nessuna parte. Infatti, a distanza di sicurezza, il non più ventenne professore di liceo che ha legato la sua vita a quella del cugino Ciro si è esibito, con un’intensità rara per le sue abitudini, ad una replica che aveva il pregio di ricordare che l’ex Onpi è di proprietà della Regione e non del Comune di Torre del Greco. A convalidare questa tesi ci ha pensato il bi-consigliere (comunale e provinciale) Alfonso Ascione, che ha rammentato che il Comune torrese vanta un credito verso la Regione Campania di 7 milioni di euro e che, proprio in virtù di questo – la proposta di Ascione -, "si potrebbe tentare la carta dell’acquisto dell’immobile, senza incorrere in spese inutili".
Così, mentre Meo preannuncia colpe dell’Ente comunale con enfasi esagerata, ai poveri pensionati non resta che scrutare l’orizzonte nell’attesa che l’ombroso sindaco e la sua truppa trovino una soluzione definitiva in grado di dare un Centro per gli anziani alla città torrese e di non compromettere le già fragili casse comunali.
Alfonso Ancona