Tra timide giustificazioni l’assise comunale di Palazzo Baronale lavora grazie alla presenza dei finti oppositori

(a) Torre del Greco – Mi è capitato più volte, di sera, che qualche conoscente mi fermasse e mi chiedesse dove stessi andando. Prontamente rispondo “a vedere il cabaret a Palazzo Baronale, a seguire il consiglio comunale”. L’ultima volta è stato il 15 giugno, quando nella sede del comune ho assistito ad uno degli spettacoli più indecorosi e vergognosi della mala politica torrese. Durante l’assise il Sindaco Ciro Borriello si trova a fare i conti con una maggioranza spaccata e senza numero legale. Assenti o fuori dall’aula alcuni esponenti dell’opposizione e della maggioranza. Dissidenti del PDL: Giovanni Palomba, Gennaro Granato, Felice Gaglione e Vincenzo Izzo.
Ma qui il colpo di scena. Restano, tra i banchi dell’opposizione, quattro consiglieri: Massimo Meo (UDEUR), Valerio Ciavolino (NOI SUD), Angelo Nocerino (UDC o NOI SUD) e Antonio Donadio che, costretto, getta la maschera ed è passa al gruppo misto, chiudendo di fatto col PD. Grazie alla presenza in aula dei quatto “soci occulti” del Sindaco ecco che il numero legale è raggiunto e i lavori possono cominciare. Nonostante il voto contrario dei quattro “soci occulti” o finti oppositori la maggioranza approva alcune delibere. Ne citiamo una per tutte: la nuova pianta organica del comune. Eppure, visto che non erano d’accordo su alcuna delibera, invece di dare voto contrario, a Meo, Ciavolino, Nocerino e Donadio, sarebbe semplicemente bastato uscire dall’aula, se davvero non avessero voluto l’approvazione delle delibere. I quattro, in qualche modo, provano a giustificare il loro mancato abbandono dell’aula, ma è un chiaro e continuo arrampicarsi sugli specchi. Timidamente il consigliere Meo chiede le dimissioni del Sindaco.
Inevitabile la riflessione: nuove alleanze e nuovi incarichi? Ai posteri l’ardua sentenza. Staremo a vedere, ma una cosa è certa: il teatrino è stato indecoroso. Anche se tardive ma al vetriolo sono le dichiarazioni di Filippo Colantonio, Commissario cittadino dell’UDC, che ha convocato la sua conferenza stampa presso la sede di via Marconi. Colantonio sostiene con forza che l’Unione di Centro (fusione tra Unione Democratici Cristiani ed altri partiti) non ha alcun rappresentante in consiglio comunale torrese. Si riferisce ai consiglieri Ciavolino e Nocerino e mette in evidenza l’anomalia del consigliere provinciale e comunale Alfonso Ascione, al di fuori di Torre del Greco è proclama l’appartenenza all’UCD, mentre in consiglio comunale sostiene di appartenere alla lista “Insieme per la città”. Colpi duri, quelli di Colantonio, anche all’amministrazione: i lavori pubblici sono fermi, la città è sporca,
eccesso di sprechi ed attenzione solo alle opere dei privati, scarso impegno del Sindaco verso la questione Maresca. Poi la proposta targata Colantonio: manteniamo attivo e funzionante il Maresca finchè non viene completato l’Ospedale del Mare. L’ultimo consiglio comunale – si ribadisce – è stato uno spettacolo vergognoso, complice il popolo torrese che con la scusa della rassegnazione, non lotta e non reagisce, e continua a votare “politici” che rappresentano indegnamente la nostra città.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 giugno 2010