Amministrazione Borriello

L’ennesima doccia fredda da evitare per la vecchia amministrazione comunale e l’ennesimo ramo secco da tagliare per il nuovo governo cittadino. Non è stato approvato, dalla III Commissione, il debito fuori bilancio di circa 18mila euro relativo alla danarosa prestazione svolta dal “professore” Antonio Borriello per “dar voce” ai pensieri del cugino (ed ex sindaco) Ciro Borriello. Una vicenda incresciosa che, dopo aver scatenato diverse bagarre politiche all’epoca dei fatti, si è trascinata fino al “cambio della guardia” a Palazzo Baronale, sancendo il “non riconoscimento” di un incarico di cui – secondo molti – si poteva fare a meno. Il compenso per il professore dell’istituto tecnico e per geometri “Eugenio Pantaleo” fu stabilito con decreto del 5 settembre 2011 e ammontava a circa 45.000 euro lordi l’anno. Una cifra di gran lunga superiore alla norma e superiore, soprattutto, agli zero euro riconosciuti a Angelo Di Ruocco che sostituì il professore durante i tre mesi di “allontanamento involontario”, in seguito a una nota del dirigente scolastico del Pantaleo, fatto salvo poi l’aureo ritorno del Professore alla sua mansione, con il benestare del giudice competente. “E’ bene ricordare che all’epoca dei fatti il Tar non ha imposto il portavoce a nessuno – l’affondo del Capogruppo del Pd, Massimo Meo – fu l’allora sindaco ad insistere affinchè il cugino ricoprisse tale carica, nonostante non ci fosse la copertura finanziaria necessaria. E’ quindi impossibile per noi riconoscere quel debito, specialmente quando mancano i soldi e quando si parla di denaro pubblico”.
Marina Miranda

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 ottobre 2012