Di seguito il comunicato:

I sottoscritti dirigenti locali di Fratelli d’Italia dell’area asservita dal nosocomio “Sant’Anna e S.S. Madonna della Neve”
di Boscotrecase, Salvatore Napodano, Gennaro Miranda, Salvatore Quirino, Luca Alini, Fabio Boccia, Giuseppe De Simone,
Vincenzo Garofalo, unitamente al già coordinatore provinciale del partito Nello Savoia, preoccupati da quanto si apprende
dagli organi di stampa riguardo alle carenti ed inadeguate misure di protezione individuale e collettiva relative al
personale medico ed ospedaliero in servizio presso la suddetta struttura, da pochi giorni convertita in unità COVID-19,
chiedono ai rappresentanti del partito in parlamento, in primis alla leader on. Giorgia Meloni, di farsi carico delle
istanze dei cittadini attraverso un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute On. Speranza relativamente a
quanto sta accadendo nella struttura ospedaliera boschese, data la superficialità del Presidente della Regione Campania
Vincenzo De Luca.

Più nello specifico si chiede; come mai una struttura ospedaliera che contava tra gli altri reparti una Unità di Terapia
Intensiva Coronarica tra le più apprezzate ed efficienti della provincia ed un pronto soccorso, che serviva ben 6 paesi
dell’area vesuviana, sia stata convertita d’imperio dal Direttore Sanitario dott. Ferdinando Siani in unità COVID-19?
Tale situazione ha creato non pochi problemi all’utenza dell’area servita, ma ancor di più, ha lasciato il personale
saniario solo nella gestine di un’emergenza così seria, e cosa ancor più grave equipaggiati con le dotazioni minime di
protezione individuale, esponendo medici, infermieri ed operatori tutti al pericoloso rischio di contagio.
Come mai non si è pensata la possibilità di convertire il vicino e quasi in disuso ospedale Maresca di Torre del Greco?
I benefici ottenuti sarebbero stati molteplici: recupero di un presidio ormai in disuso e potenziamento dei posti di
terapia intensiva sul territorio.
Si specifica inoltre, che il P.O. boschese ha un’intera ala totalmente inutilizzata e che nello stesso, vi è un reparto
di emodinamica completato finanche nei macchinari elettromedicali ma mai reso funzionante.