Dopo l’ordine perentorio di giovedì sera da parte del segretario provinciale del Pd di ammainare la bandiera delle primarie a Torre del Greco per un possibile accordo a quattro per puntare tutto sul nome dell’ex capogruppo Ds a Palazzo Baronale, Loredana Raia, per la corsa a sindaco; ora torna a regnare il caos. Infatti, in queste ore si stanno fronteggiando due linee di pensiero: una orientata per confermare le Loredana-Raia

primarie (rappresentata da coloro che hanno avanzato le candidature. Attualmente solo in quattro, le hanno presentate: Carlo Esposito – indipendente area Pd -, Alfonso Ascione – supportato da 2 Civiche -, Gabriele Toralbo – indipendente area Sel – e Antonio Ramondo – indipendente ex Udeur -), l’altra orientata per l’annullamento definitivo della consultazione interna al centrosinistra, dove vediamo la costruzione di un cartello composto da Pd, Cd, Idv e Psi (disposti, nel caso, ad allargarsi anche alle altre forze di centrosinistra) uniti sul nome dell’ex Ds.

In mezzo c’è l’associazione renziana Big Bang, che all’ultimo minuto si è vista respingere la candidatura del “suo” Giuseppe Stasio, che continua a chiedere il rispetto delle regole. Ma non è tutto, il nome della Raia, secondo indiscrezioni, sembrerebbe l’escamotage trovato dal segretario provinciale del Pd Carpentieri per bypassare i mal di pancia tutti interni alla sua formazione politica; mal di pancia che hanno colpito anche la formazione del Centro democratico, per la prima volta non unito a seguire le indicazioni del suo deus ex machina, Nello Formisano. Infatti, l’accelerazione sul nome di Loredana Raia, aggirando le primarie, potrebbe nascondere il timore di qualcuno per un possibile successo dell’ex delfino di Ciriaco De Mita, Alfonso Ascione, alle consultazioni interne al centrosinistra. Per dirla con uno dei rappresentanti dei partiti seduti al tavolo: “Il problema è uno solo: chi è nato comunista non vuole morire democristiano e viceversa”. Peccato che la Raia è socialista… Poi, a domanda precisa, la stessa Raia risponde: “Ringrazio per il lavoro che i partiti della coalizione hanno svolto fino ad ora e che continuano a svolgere. Proprio nel rispetto di questo lavoro mi sento di onorare le decisioni che verranno prese”. Ma, intanto, la parola da rispettare è quella di Carpentieri, e lo spera tanto anche la Raia.
Alfonso Ancona