Esposito mantiene il numero legale. Ciavolino si rivolge alla Procura della Repubblica

(i) Torre del Greco – Numerose assenze e aspre polemiche hanno caratterizzato la riunione dell’assise del comune corallino. I molteplici punti all’ordine del giorno hanno costretto consiglieri e assessori a nove ore di discussione. Sull’argomentazione del rendiconto di gestione 2010, l’ex sindaco Valerio Ciavolino attacca l’amministrazione comunale: “Bisogna far sapere alla cittadinanza quello che l’amministrazione comunale ha fatto. Il risultato è deludente rispetto agli obiettivi prefissati. Rispetto all’ultimo bilancio, nessuna opera pubblica è stata completata, come ad esempio la nuova bretella autostradale, che probabilmente non verrà completata, oppure la struttura di via Lava Troia acquistata per farne un istituto comprensivo. L’ex sementificio è costato tanto al comune, ma è ancora fatiscente ed inutilizzabile”. Tuttavia con 14 voti favorevoli e 7 contrari, il rendiconto di gestione 2010 è stato approvato. E’ giallo invece, sulle delibere di giunta per il contributo economico a favore dei nuclei familiari delle signore Magliulo e Candurro. Infatti, secondo i consiglieri di opposizione, sarebbero state violate delle norme del regolamento comunale, in quanto i nuclei familiari ai quali erano destinati i fondi, hanno un reddito che non permette loro di accedere al sostegno economico comunale. Il primo cittadino Ciro Borriello è sicuro che le famiglie in questione hanno “reddito zero”, ma ritira i due punti all’ordine del giorno per accertamenti. Tuttavia l’opposizione non ci sta, e Valerio Ciavolino invita il presidente del consiglio comunale, Michele Polese, di inviare gli atti alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata ed alla Corte dei Conti, per far luce sulle presunte irregolarità. Il consiglio diventa incandescente quando i consiglieri di opposizione, sfruttando le numerose assenze tra le fila della maggioranza, decidono di uscire dall’aula con l’intenzione di far saltare il numero legale e quindi concludere anticipatamente il consiglio comunale. Ma la permanenza in aula del consigliere dei Verdi, Catello Esposito, fa saltare i piani dei colleghi di minoranza, che non gradiscono la decisione e lo criticano fortemente. Tuttavia Esposito commenta la sua decisione e si difende dalle accuse: “Il mio ruolo è quello di fare una opposizione costruttiva. Uscire dall’aula, senza avere una strategia politica col solo scopo di far saltare il consiglio comunale, è del tutto inutile. Anche perché non si possono sprecare così i soldi dei cittadini: la convocazione del consiglio comunale – spiega il consigliere dei Verdi – costa 3 mila euro, e farlo saltare soltanto per un capriccio di alcuni componenti della minoranza è uno sperpero dei soldi pubblici”. Esposito continua spiegando che non era quello il momento di uscire dall’aula, facendo riferimento ad un consiglio comunale del giugno 2010, quando il sindaco aveva grossi problemi con la sua maggioranza. In quell’occasione alcuni consiglieri di opposizione, compreso Esposito, uscirono dall’aula con lo scopo di far cadere la giunta – Borriello. Ma la permanenza in aula di quattro consiglieri di opposizione salvarono il primo cittadino, che ha poi continuato il suo percorso: “Non era questo il consiglio comunale giusto – spiega Esposito – per uscire dall’aula consiliare. L’anno scorso, in un consiglio comunale, abbiamo avuto una grossa occasione per mandare a casa questa amministrazione. Ma ben quattro consiglieri di opposizione restarono in aula salvando il sindaco. In quell’occasione io rispettai la loro scelta, e non chiesi neanche spiegazioni. Siamo in democrazia”. Approvata a maggioranza anche la soppressione dei passaggi a livello ai chilometri 14+251, 14+862, 15+158, 15+725 e 17+704 del tratto di via Alcide De Gasperi e via Lava Troia. Dopo una lunga discussione, si è deciso per la chiusura dei cinque passaggi a livello, che verranno sostituiti con altre opere. Da sottolineare le tensioni tra Ciro Borriello ed alcuni assessori. In molte occasioni, infatti, è stato proprio il primo cittadino a rispondere alle domande dei consiglieri, a causa delle assenze momentanee degli assessori al ramo. Chiarissime le parole del primo cittadino all’indirizzo di alcuni assessori: “Fate gli assessori, dovete restare in aula!”.

Andrea Scala