Le nuove accuse di Formisano

Appalti a Torre del Greco: Le nuove accuse di Formisano Non si ferma la battaglia dell’Onorevole dell’Italia dei Valori Nello Formisano, iniziata qualche giorno fa, contro le presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti al comune di Torre del Greco. Nuovi scenari sono stati svelati, proprio dall’onorevole, in una conferenza stampa del 7 Gennaio, convocata circa una settimana dopo quella in cui muoveva pesanti accuse all’indirizzo dell’ex assessore alle politiche sociali Sofia Flauto. Le novità riguardano, come nel precedente caso della Cooperativa Sociale Kratos, presunte irregolarità nell’assegnazione di appalti legati alla fornitura di servizi alle cooperative “Il Pellicano” e “Teseo”. “La cosa strana è che entrambe le ditte hanno la medesima sede legale a Capua e, tra il 2005 e il 2006, hanno avuto lo stesso amministratore: Antonio Lagravanese”, ha dichiarato Formisano, che continua “non vorrei che una “famiglia”, inteso ovviamente non nel senso camorristico, si fosse impadronita di Torre del Greco. Anche se non so se il Lagravanese di questa volta, sia o meno parente del Lagravanese Luigi, marito della Flauto, e di recente coinvolto in vicende giudiziarie”. I sospetti dell’onorevole circa il “monopolio” che le ditte del casertano eserciterebbero su Torre del Greco nasce, oltre che dalle informazioni riferite in conferenza stampa, anche dai sospetti sull’aggiudicazione di un altro appalto: “La questione sulla Cittadella dello Sport non mi sembra molto chiara. Com’è possibile che un appalto così consistente(25 milioni di euro ndr) sia stato concesso senza che ci fosse stata Gara a tutti gli effetti?” Formisano cita la Cesaro Costruzioni s.r.l., che è la ditta vincitrice dell’appalto indetto dal comune torrese per la costruzione di una cittadella dello sport, e che ha sede in provincia di Caserta. A detta di Formisano: “la gara non c’è stata perchè la Cesaro s.r.l. è stata l’unica partecipante alla competizione, ed era inevitabile che vincesse”. Le accuse mosse da Formisano si sono tradotte, lunedì 9 gennaio, nella richiesta, al Prefetto De Martino, di iniviare una Commissione d’Accesso a Torre del Greco, per valutare la regolarità di tutti gli atti amministrativi prodotti negli uffici di Palazzo Baronale. L’Onorevole di Italia dei Valori risponde anche alle critiche sullo striscione, esposto sul balcone della sede IDV torrese, che titolava: “Cosa ci fa il figlioccio di Cosentino dietro al carro dell’Immacolata “In un intervista del 2010, mai smentita, l’ex sottosegretario all’economia diceva testualmente parlando di Borriello “…personalmente sarò il suo Padrino”, viene da se che se l’uno è il Padrino, l’altro è il Figlioccio” Spazio anche alla politica, l’Onorevole Formisano coglie l’occasione per affermare la volontà di ricompattare l’alleanza di centrosinistra a Torre del Greco, in vista delle prossime elezioni comunali: “ …purchè attorno ad un candidato sindaco che abbia le qualità e le competenza per ricoprire tale ruolo, e con le dovute convergenze tra partiti nel programma politico” A quattro mesi dalle elezioni, la campagna elettorale sembra già essere cominciata, le stoccate all’amministrazione pidiellina, guidata da Borriello, e gli inviti a darsi una mossa, destinati ai componenti del Partito Democratico torrese, ne sono i chiari segnali.
Carmine Apice