A Napoli la scaramanzia è tanta roba. Nel capoluogo campano quasi tutto ruota attorno alla fortuna, ai segnali di buon auspicio e alle dicerie popolari che vengono tramandate da anni di padre in figlio.

Per comprendere la scaramanzia partenopea basta pensare alla figura de “‘O scartellato”.

‘O scartellato a Napoli è un uomo con la gobba.



A questo punto, per comprenderci meglio, è d’obbligo chiarire che ‘O scartellato a Napoli non è solo un semplice uomo con la gobba: per i napoletani è una figura che porta fortuna, ma solo se si tocca o sfiora la gobba.

Già perché bisogna toccare la gobba per ricevere la ‘buona sorte’, e questo i partenopei lo sanno bene.

Per cui da secoli nel capoluogo campano gli uomini con la gobba si vedono strofinare talvolta da qualche passante che incrocia.

La tradizione risale alla notte dei tempi: vittima di questa tortura è stato anche Giacomo Leopardi nel suo soggiorno napoletano perché, come è noto, anche l’illustre poeta aveva questo ‘problema’.

Ma se avere la gobba per un uomo può essere un altrui portafortuna, lo stesso discorso non può essere fatto per le donne: ‘A scartellata (la donna con la gobba), infatti, era considerata una immagine di sfortuna.

Incontrarla era un cattivo segno e a Napoli si facevano gli opportuni scongiuri.

Per fortuna, però, questa differenza di genere è poco conosciuta per cui le donne gobbe dai più non sono guardate con diffidenza.