Incanti vesuviani all’Osservatorio con l’Archeoclub

Lo scorso sabato 30 giugno si è tenuta la manifestazione “Incanti Vesuvuani-storia, tradizione e sapori”, a cura di Archeoclub d’Italia, sez. Torre del Greco. L’evento, giunto alla sua IV edizione, è stato ospitato anche quest’anno dal Museo dell’Osservatorio Vesuviano, diretto da Marcello Martini, location in linea con lo spirito del tema in oggetto, ossia I Frutti Perduti del Vesuvio , proposto da Michela Tappeto, responsabile della sede associativa torrese, in collaborazione con Paolo Nunzio Belfiore di Pro Natura sezione Torre Vesuvio e con Alberto Capasso, docente di Master Slow Food.
“Archeoclub d’Italia è presente dal 1971 sul territorio per difendere i valori di tutela e conservazione del patrimonio storico e ambientale. Il primo passo verso un’azione di tutela è sicuramente quello della Divulgazione, come posso difendere qualcosa di cui non ho conoscenza? Incontri come Incanti vesuviani sono fondamentali in quanto servono proprio a far conoscere a tutti ciò che è presente sul nostro territorio…”: con queste parole, Michela Tappeto ha salutato i convenuti nella storica Aula Convegni del Museo, un luogo in cui si respira cultura oltre che l’aria salubre ed unica al mondo del Parco Nazionale Vesuvio.
A seguire un accattivante excursus di Capasso sui Frutti Perduti del Vesuvio, e cioè quelle delizie come albicocche, fichi, corbezzolo, fichi, gelse, sorbe, melograno etc, miniere di principi nutritivi, sapore, profumi esclusivi, ma che, purtroppo, le moderne regole di mercato e le catene di distribuzione stanno penalizzando sempre più, fino a determinarne il rischio di scomparsa. Prima di congedare gli ospiti ed invitarli a delle degustazioni nella terrazza sottostante, la delegata Archeoclub ha così concluso: ”Mi auguro che la serata ci abbia sensibilizzato e fatto amare ancor di più ciò che è nostro e che solo noi possiamo tenerci. Voglio concludere ricordando una citazione di Baden Powel, il padre dello scoutismo, lasciamo il mondo un po’ migliore di quanto non l’abbiamo trovato”.
Marika Galloro

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’11 luglio 2012