Ercolano – Una commedia in tre atti che ruota attorno alle tematiche della proliferazione dei centri scommesse e della ludopatia
“Jackpot” è questo il titolo del nuovo spettacolo inedito messo in scena da “Gli Inadatti del Teatro” venerdì, 12 maggio, presso il Teatro MAV di Ercolano. Si tratta di una commedia in tre atti, scritta e diretta da Bruno Conte , che tocca profondi temi sociali quali la proliferazione dei centri scommesse nelle città e la ludopatia.
Il giocatore accanito che continua a tentare la fortuna senza mai riuscirci, quello che va alla ricerca del raddoppio per fronteggiare le spese quotidiane e guadagnare qualche soldo, quello cauto e coscienzioso ma pur sempre abituale, quello che avendo vinto una volta spera che la fortuna non lo abbandoni mai, quello occasionale ma fortunato, quello che a causa del gioco è impazzito; sono loro, insieme a molti altri, i protagonisti della commedia i quali ,attraverso una sottile ma sferzante ironia nonché un incredibile realismo , raccontano ciò che accade in questi luoghi mostrando quanto sottile sia il muro che separa l’ occasionalità e la malattia. Un focus anche sul rischio che corrono i minorenni che, malgrado gli innumerevoli divieti, oggigiorno si avvicinano sempre più pericolosamente a questo mondo rivelandosi talvolta dei veri e propri esperti in materia di scommesse.
La ludopatia rappresenta una delle piaghe più diffuse e su cui si discute in Italia e sono centinaia di migliaia (900 mila secondo l’ultima stima) le persone interessate. Proprio lo scorso anno il Governo ha cercato di mettere ordine nel settore del gioco d’azzardo introducendo nuove norme che si speri possano arginare il problema (es. riduzione del 30% delle slot machine).
“La proliferazione senza sosta di centri scommesse e sale slot – afferma Bruno Conte – rappresenta la nuova immagine, profonda e perduta, della periferia. Ho scritto su questi luoghi, i miei luoghi, ma soprattutto su quei personaggi, così disgraziati da apparire terribilmente comici, che spendono davvero il loro tempo come moneta.
Non è una commedia ‘impegnata’ – continua- non c’è uno stralcio di morale o giudizio: non faccio l’intellettualino edulcorato da chirichetto; mi farei schifo se fosse così. Non ci sono prese di posizione. È uno spettacolo -conclude – vietato ai minori per le espressioni forti e grevi”.
Una commedia, insomma, dai forti contenuti in cui non mancheranno i colpi di scena.