COMUNICATO STAMPA

Torre del Greco – Un’armonica sinergia tra i diversi aspetti dell’arte alla base del teatro totale della “Fondazione Lèonide Massine” che sabato 2 e domenica 3 aprile presenterà, in anteprima nazionale, presso il Teatro Club Ethnos in via Nazionale il suo spettacolo “Goya. La Quinta del sordo”. La Fondazione, istituita e presieduta da Lorena Coppola e dedicata al danzatore e coreografo russo da cui prende il nome, rappresenta un polo di convergenza artistica e un punto d’incontro per danzatori, coreografi, musicisti, pittori, scrittori ed artisti di ogni disciplina, secondo un principio di interazione tra tutte le arti. È in quest’ottica che ha realizzato, in collaborazione con la Compagnia dell’Essenza, uno spettacolo sulla tormentata figura del pittore spagnolo, sui testi dello scrittore e giudice di origini torresi, Gennaro Francione. Attualmente residente a Roma, il giudice Francione è Consigliere di Corte di Cassazione, giudice presso la sezione penale del Tribunale penale di Roma e membro del comitato scientifico del Centro Studi Informatica Giuridica di Firenze. È stato autore di diverse sentenze che hanno fatto molto discutere, come la”sentenza anticopyright” in cui ha assolto alcuni venditori di cd contraffatti, rilevando lo stato di necessità. Inoltre, è fondatore e presidente dell’Unione Europea dei Giudici Scrittori ed ha promosso il Movimento Utopista-Antiarte 2000. Nella messinscena di teatro totale (parola, danza, musica e videoproiezioni), si analizza la crisi artistica ed esistenziale di Goya che dal reale lo portò alle forme dell’irrazionale e al mostruoso pre-romantico. La “Quinta del sordo” è la denominazione popolare della casa di campagna, oltre il Manzanarre, in cui il pittore si trasferisce ai primi dell’800, volendosi isolare, in pieno periodo di restaurazione monarchica, dalla precaria situazione di corte. Qui Goya decorò le pareti con quelle che vennero chiamate le “Pitture Nere”, immagini ossessive degli incubi che abitavano la sua mente angosciata. Sordo, quasi cieco, il pittore ripercorre, attraverso le donne della sua vita in primis la madre, immagini soavi o angoscianti dell’anima. Un’ analisi della figura contrastata di Goya, dunque, attraverso quest’opera teatrale che fa parte del calendario di appuntamenti della rassegna teatrale “Sguardi Conteporanei” di Gigi Di Luca. Per parlarne, appuntamento lunedì 28 marzo alle ore 20 presso il Centro D’Arte Mediterranea, con l’autore Gennaro Francione, il regista Gigi Di Luca e il gallerista e critico d’arte Gigi Madonna. Modera Francesca Mari.