A Villa delle Terrazze il 20 giugno si festeggia l’estate con Gino Sorbillo e Sabatino Sirica
Mercoledì 20 giugno nell’incantevole location di “Villa delle Terrazze” (situata all’interno del parco Bottazzi, in via Guglielmo Marconi), a partire dalle ore 18, si svolgerà la Festa dell’Estate dedicata non solo agli anziani residenti nella struttura, ma anche ai loro familiari e a tutti coloro che desiderano approfondire le loro conoscenze circa l’Alzheimer e il Parkinson. Il tema dell’edizione 2012 della Festa è il “riciclo”. L’idea è quella di sensibilizzare il territorio e gli abitanti al concetto del riciclo a 360 gradi, come strategia volta a recuperare il materiale di scarto riutilizzandolo invece di smaltirlo. Saranno allestiti: laboratori ludico-didattici, una mostra mercato del riciclo all’aperto, un buffet con degustazioni e una mostra d’arte. Sarà inoltre inaugurato un hortus conclusus in cui saranno installate delle opere realizzate dal Maestro Ciro Adrian Ciavolino con materiali di riciclo. Due le special guest della Festa: il vulcanico Gino Sorbillo, della famosa pizzeria di via dei Tribunali, e il maestro pasticcere Sabatino Sirica. Alla fine della serata sarà aperta una torta preparata dalla cake designer Antonella Stornaiuolo.
Questo evento vuole anche essere uno spunto per sensibilizzare il mondo-che-fuori-crede-di-vivere alle tematiche dell’esclusione di coloro che vengono considerati gli scarti della società e non più memoria, seppur fragile, slabbrata e scostante, ma pur sempre memoria.
L’evento è stato organizzato dalla cooperativa Nuova SAIR, dall’ASL Napoli 3,dal laboratorio artistico “I Vesuviani” e dall’associazione culturale “Hobbisti Millemani”.
L’atelier I Vesuviani è un laboratorio permanente di pittura, di scrittura, di musica e di cucina ubicato all’interno di Villa delle Terrazze, dove le persone con problemi di memoria si esprimono attraverso altri canali dando vita a creazioni artistiche al di fuori di ogni circuito artistico formale.
L’atelier I Vesuviani è frequentato assiduamente da circa una decina di artisti e, in maniera sporadica, da un’altra decina di persone. In questo spazio gli anziani con problemi di memoria fanno, si esprimono a modo loro senza nessun intervento di rettifica alla produzione artistica. E’ quella che gli studiosi chiamano art brut o outsider art, un’arte prima dell’arte, prima che qualcuno abbia potuto riflettere sull’arte. E’ un’arte immediata e non filtrata da canoni culturali e artistici più o meno condivisi.
Maria Consiglia Izzo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 30 maggio 2012