Incontro-dibattito all’Associazione Arcobaleno" di Torre del Greco"

Venerdì 20 maggio, l’Associazione Culturale ed Ambientale “Arcobaleno”, sita a Torre del Greco in via Dei Naviganti, ha organizzato l’incontro “Pro e contro del nucleare”, che ha visto come relatore Cesare Santovito ( nella foto), esperto ed appassionato di tematiche scientifiche. Santovito ha esordito affermando di non voler schierarsi nè pro né contro l’energia nucleare, ma di presentare la tematica di grande attualità con oggettività, mostrandone i diversi aspetti e la complessità. Dalla conferenza è emerso che la nostra società necessita di fonti energetiche e su di esse si basa; tuttavia i combustibili fossili, petrolio, carbone e gas naturale, producono ben 36 miliardi di tonnellate annue di anidride carbonica, una quantità davvero esorbitante che la biosfera non riesce più a tollerare. L’Italia dipende per il 49 % dal petrolio e per il 35% dal gas naturale, per cui ha avuto un atteggiamento irresponsabile non pianificando, negli ultimi 20 anni, una strategia energetica alternativa, a causa di una prevedibile impennata dei prezzi e di un calo vertiginoso della produzione di petrolio e gas naturale, importati dai paesi dell’OPEC, il primo, e da Africa e Russia, il secondo; inoltre, recentemente si è aggiunta l’ importazione di carbone dal Sud Africa. 50 anni fa molte nazioni optarono per l’ energia atomica, che sfrutta l’uranio come combustibile dei reattori nucleari, e che si profilava come una valida alternativa all’energia da combustibili fossili, abbattendone anche le emissioni di biossido di carbonio. Tuttavia , ben presto si sono presentate diverse problematiche legate alle centrali nucleari : lo smaltimento dei sottoprodotti della fissione dell’uranio, le cosiddette “scorie”, elementi chimici essi stessi radioattivi e potenzialmente pericolosi per l’ambiente e la salute umana, nonché guasti o incidenti ai reattori ( come quello di Cernobyl, del 1986, o quello recentissimo di Fukushima in Giappone). Ultimamente si sono ideati nuovi sistemi per la messa in sicurezza delle scorie , o una polverizzazione con detrificazione e fusione delle stesse, rivestite poi da un involucro d’acciaio , e quindi affondate o nelle fosse oceaniche o a 600 metri nel sottosuolo ( ma questi processi hanno dei costi non indifferenti). Anche per la stabilità dei reattori stessi non mancano progetti sofisticati di centrali sempre più sicure e meno esposte a rischi di fuoriuscite di radioattività. Ma, ancora una volta, i costi sono ingenti. Dopo la conferenza di Santovito, si è aperto un animato dibattito tra la platea, moderato da Gerardo Sorrentino, presidente dell’Associazione che ha ospitato l’incontro, dimostrando quanto anche i cittadini torresi vogliano arrivare convinti e ben documentati ai referendum del prossimo 12 e 13 giugno.
Mariacolomba Galloro