Quest’anno la tradizionale processione del carro trionfale dell’Immacolata, a causa del protrarsi dei lavori di restyling su alcune delle strade interessate, potrebbe subire delle variazioni. Ma tuttavia, a pochi giorni dalla festa, restano ancora col punto interrogativo alcuni tratti del percorso che dovrebbe effettuare il carro Carro-Immacolata-2015

trionfale dell’Immacolata, tra i quali quello che desta più preoccupazione è Corso Garibaldi, per il protrarsi dei lavori su tutta la strada viaria.
Se per l’8 dicembre non si dovrebbe chiudere questo cantiere in tempo,la processione per raggiungere via XX settembre sarebbe costretta, una volta giunta al porto di Torre del Greco, dopo 11 anni, (ndr. e pecisamnte dal 2004) a deviare il suo percorso per il sottopasso ferroviario di Largo Fontana, proseguendo per via Fontana e Corso Cavour.
Mai dire mai è il nostro motto, quindi vogliamo ben sperare che per l’8 dicembre tutti i cantieri interessati al tragitto siano chiusi e che la processione possa abbracciare le tradizionali strade di passaggio del carro.
Negli ultimi 11 anni il percorso della processione del carro dell’Immacolata è stato questo: uscita dalla Basilica di Santa Croce alle ore 10 in punto, via Salvator Noto, via Roma, via Vittorio Veneto, via I traversa Vittorio Veneto, via Avezzana, piazza Martiri d’Africa, via Gugliemo Marconi, via Circonvallazione, Corso V. Emanuele (fino a Palazzo Vallelonga), via Diego Colamarino, Largo Santissimo, piazza Santa Croce, via e Rampa Comizi, Largo Santa Maria, via Fontana, via Liberta’, via Col.Pica, via Monsignor Felice Romano, via Cesare Battisti, via Calastro, via Spiaggia del Fronte, Corso Garibaldi, Largo Gabella del Pesce, Strada Agostinella, via XX Settembre, piazza Luigi Palomba, Corso Umberto I, via Beato Vincenzo Romano e rientrerà in Basilica .

Il carro: 154 anni tra percorsi e storia torrese
I percorsi della processione del carro trionfale dell’Immacolata, modificandosi nel tempo, hanno seguito il divenire della città di Torre del Greco nella sua espansione urbanistica e nella sua trasformazione sociale.
Nonostante i percorsi abbiano subito diverse modifiche nel corso degli anni, da una attenta lettura dei documenti disponibili emerge la presenza costante di alcune strade storicamente importanti che durante gli anni hanno cambiato nome, tra le quali: Largo Santa Croce oggi Piazza Santa Croce, Strada Campanile oggi via Salvator Noto, via Nuova Capo la Torre poi denominata sul finire dell’800 col nome di Corso Giuseppe Avezzana e poi nel 1931 all’attuale Via Roma, Strada Vittorio Veneto (inaugurata nel 1914, che una volta era campagna con gli oliveti del Duca D’Andria. Questa zona anticamente si chiamava Largo Mercato, dopo la lava del 1794 passò a Largo Sedivola), via Guglielmo Marconi, prolungamento di via Veneto aperta nel 1936, dopo la costruzione dell’Autostrada Napoli-Pompei nel 1929, Corso Vittorio Emanuele, via Antica Capo la Torre poi denominata via Principe Amedeo oggi via Diego Colamarino, Strada e Largo Comizi,Strada Fontana, Strada Libertà, Largo del Porto oggi Spiaggia del Fronte, Corso Garibaldi, che prima dell’Unità d’Italia, la strada era chiamata Strada Marina, Strada XX Settembre, Piazza del Popolo oggi Luigi Palomba, Strada S.Croce in seguito via Venerabile Vincenzo Romano oggi via Beato V.Romano.
Sono strade che urbanisticamente hanno “segnato” Torre del Greco, essendo sede di importanti chiese e di edifici pubblici. Il percorso del carro dal 1862, con partenza alle 10:00 dalla Basilica di Santa Croce, interessava le principali strade dell’antica città, delimitata dal mare e dalle campagne circostanti,che, dava strumento funzionale di attraversamento,acquistando valore commerciale e sociale, configurandosi come il centro privilegiato della vita cittadina dei torresi di quell’epoca.
Nel secolo ventesimo, regnando Vittorio Emanuele III di Savoia, la città, ha vissuto le vicende di tutta la Nazione: il governo Giolitti, la I Guerra Mondiale, il ventennio fascista; ma anche altre novità, quali la Ferrovia Secondaria Circumvesuviana nel 1905, la costruzione della Villa Comunale con la grande quantità di cenere caduta sulla città durante l’eruzione del 1906, l’edificazione del Ricovero della Provvidenza per anziani indigenti nel 1907, l’installazione dei Molini Feola Jandeau nel 1907, l’apertura di Via Vittorio Veneto nel 1914-22 col grande edificio scolastico di Via Cesare Battisti nel 1922, dell’Autostrada Napoli-Pompei nel 1929, delle Vie Marconi, Colombo e Diaz nel 1936.
All’epoca il carro trionfale dell’Immacolata percorreva in processione le seguenti strade: Strada Campanile (via S.Noto), via Nuova Capo la Torre poi denominata sul finire dell’800 col nome di Corso Avezzana (via Roma), Corso Vittorio Emanuele, arrivando fino alla Chiesa dell’Ospedale, cosi chiamata, ma dedicata a S. Maria del Popolo, dove oggi sorge la Chiesa cosi chiamata. Qui ritornava indietro ripercorrendo Corso V.Emanuele e imboccando via Antica Capo la Torre poi denominata via Principe Amedeo (via Diego Colamarino), e Largo S.Croce.
Da qui si inoltrava nella zona mare torrese, scendendo via e Largo Comizi, dove era solito per i torresi farsi fotografare sul muretto della rampa di via Comizi col carro trionfale della Madonna alle spalle: lì, il carro, effettuava una tradizionale fermata (all’inizio della rampa appunto) per la foto rituale, uno storico appuntamento a cui i torresi “tenevano” moltissimo. Ma per poter raggiungere la zona mare e il porto torrese, il carro trionfale doveva attraversare la ferrovia ,ma i ponti esistenti non permettevano il passaggio della mastodontica struttura,come quello detto di Gavino e quello dietro alle cento fontane.Quindi il carro era costretto ad attraversare il passaggio a livello ferroviario di via Libertà.Infatti in quei tempi non vi era ancora il sottopasso ferroviario di Largo Fontana, ma anche qui c’era un passaggio a livello simile a quello di via Libertà. Una volta raggiunti Corso Garibaldi si proseguiva verso il Porto ,per poi ritornare indietro fino al ponte ferroviario detto di Gavino, che all’epoca era più basso, stretto e curvo,per cui il carro come già detto non ci passava. Quindi per poter proseguire la processione si doveva riattraversare il passaggio a livello ferroviario di via Libertà per poi raggiungere via Fontana.Da qui si proseguiva verso Corso Cavour,si scendeva per Largo Bandito, sulle scale che oggi portano a Largo Gabella del Pesce, proseguendo per Strada Agostinella, si risaliva via XX Settembre fino a giungere a Piazza del Popolo (Piazza Luigi Palomba). La processione si inoltrava fino a Strada Purgatorio fino all’altezza dell’ Ospizio della Provvidenza, per poi ritornare indietro per la stessa strada e transitando per via Episcopile (via Piscopia) davanti alla casa del Beato Vincenzo Romano, per via Falanga, cuore del mercato torrese, Strada S.Croce (via Beato V.Romano) fino a Largo Santa Croce dove alle ore 14:00 circa rientrava in Basilica.
Con l’inaugurazione di via Veneto e via Marconi, il carro trionfale dell’Immacolata subì una variazione sul percorso,infatti una volta giunti al Corso Avezzana, che poi nel 1931 diventò l’attuale Via Roma, si attraversò la nuova via Veneto e via Marconi fino ad entrare nell’attuale presidio ospedaliero “Filippo Bottazzi”, che prima e durante la seconda guerra mondiale era intitolato al Principe di Napoli. L’Immacolata in quegli anni arrivava appunto all’interno del convalescenziario per consolare e sostenere i tanti ammalati ivi degenti.
La processione riscendeva di nuovo via Marconi e Veneto,dirigendosi verso Corso V. Emanuele e continuando il percorso come negli anni precedenti. Solo dopo il conflitto mondiale segna l’avvio di una nuova espansione edilizia in grado di soddisfare la crescita demografica di Torre del Greco.Infatti dai 9.324 abitanti del 1861 si passò ai 85.922 del 2011, segnando il picco nel 1981 con 103.605 torresi residenti, con un conseguente ulteriore sviluppo dell’edilizia privata e della rete stradale anche nelle zone periferiche e verso il Vesuvio, tra le quali: Viale Ungheria, Via Martiri d’Africa, Via Ignazio Sorrentino, via De Nicola, Rione Raiola, via Castelluccio, Vallelonga, via De Gasperi, via Monsignor Felice Romano, la ricostruzione e l’ampliamento del ponte ferroviario detto di Gavino in Largo Gabella del Pesce (distrutto dalla guerra) e il sottopasso ferroviario in Largo Fontana che garantisce continuità e più collegamento tra il centro storico e la zona mare torrese.
I percorsi si riveleranno con modifiche alquanto significative con l’addentrarsi della processione del carro trionfale dell’Immacolata in itinerari nuovi oltre che nelle strade più importanti, caratteristica del precedente percorso. Infatti per rispettare i tempi previsti secondo la tradizione e gli eventi del 1861, in cui la processione deve svolgersi dalle 10:00 (ora nella quale fu avvertita la prima scossa tellurica nell’ 8 dicembre 1861) fino alle 14 (tempo in cui, nel 1861, la terra si aprì a vomitare lava di fuoco) e per introdurre il nuovo percorso, saranno abolite dall’itinerario, la visita al Convalescenzario, alla Chiesa dell’ospedale S.Maria del Popolo, e all’Ospizio della Provvidenza.
Cosi si da il via ad un percorso del tutto nuovo che sarà ancora oggi per la maggior parte attuato ed è il seguente: Piazza Santa Croce, via S.Noto, via Roma, via Veneto,via Marconi, Piazza Martiri d’Africa, Corso Avezzana, via Circonvallazione, via Veneto, via Roma, Corso V.Emanuele altezza Palazzo Vallelonga, via D.Colamarino, Largo Santissimo, via e Rampa Comizi, Largo S.Maria di Costantinopoli, via Fontana, via Col.Pica, via M.Felice Romano, via C. Battisti, via Calastro, Spiaggia del fronte, Corso Garibaldi fino al ponte ferroviario detto di Gavino, Via Libertà (attraverso il passaggio a livello ferroviario), via Fontana, Corso Cavour, via XX Settembre, Piazza Luigi Palomba fino alla Chiesa di S.Maria del Carmine, via Piscopia, via Falanga, via Beato V.Romano e rientro in Basilica.
In seguito furono introdotte alcune varianti al percorso anche per far si che il carro non ripetesse due volte le stesse strade. La prima fu che una volta giunti in via Veneto si imboccasse la 1a Trv.V.Veneto e si risalisse Corso Avezzana fino a piazza Martiri d’Africa, per poi riscendere via Marconi, la seconda invece fu che da piazza Palomba si percorresse Corso Umberto I e via Beato Vincenzo Romano per rientrare in Basilica. Agli inizi degli anni 80, dopo aver verificato l’altezza del sottopasso ferroviario di Largo Fontana e constatato che il carro trionfale dell’Immacolata poteva attraversarlo, fu aggiunta questa modifica al percorso:il carro una volta giunto a Corso Garibaldi passava sotto il ponte ferrovario per poi proseguire per via Fontana e Corso Cavour.
Dal 1998 al 2001 si introdusse una nuova modifica al percorso con il passaggio sotto il ponte ferroviario detto di Gavino ,cosi facendo la processione proveniente da corso Garibaldi proseguiva per via Agostinella e via XX Settembre.Nei successivi anni 2002-2003-2004 si volle ritornare al vecchio percorso (sottopasso ferroviario Largo Fontana-via Fontana-corso Cavour), ma dal 2005 anche per accorciare i tempi di percorrenza della processione, si è preferita l’opzione del passaggio sotto il ponte di Gavino per raggiungere via XX Settembre.
Nel 1999 in via del tutto eccezionale si volle ripercorrere il vecchio itinerario per via Piscopia e via Falanga prima di fare rientro in Basilica. Un’altra novita’ è stata aggiunta dal 2006 ,sempre per non rifare due volte le stesse strade e per accorciare i tempi della processione,infatti il carro trionfale dopo essere giunto a via Marconi ,attraversa via Circonvallazione, effettuando una sosta davanti alla caserma dei carabinieri, eliminando cosi il doppio transito di via V.Veneto e corso V. Emanuele.
Altra eccezione da ricordare fu nel 1980,anno del terremoto, dove tutto il percorso del carro fù stravolto,a causa dell’inagibilita’ di molte strade ed edifici.
In una piazza gremita più del solito, il carro alle ore 14:00, varcò la so¬glia della Basilica dando l’avvio alla più problematica delle processioni dell’Immacolata.
Il carro percorse via Salvator Noto, via Roma, via Vittorio Veneto, via Guglielmo Marconi, Corso Vittorio Emanuele, via Diego Colamarino, quindi giunti in Piazza Santa Croce si decise di portare il carro trionfale per via Beato Vincenzo Romano, Corso Umberto I e Piazza Palomba per poi ritornare indietro e far rientrare il Carro in Basilica, in quanto tutta la zona mare risultava con edifici pericolanti e strade inagibili.
Ma giunti a Piazza Palomba, dopo un’ennesima consultazione abbastanza accesa si decise d’intesa con le autorita di far proseguire la processione anche in zona mare,cosi si continuò per via XX Settembre e Corso Cavour, qui iniziò una leggera pioggerellina e si decise di riportare subito il carro con l’Immacolata in Basilica,risalendo via Antonio Luise e via Beato Vincenzo Romano. Il carro rientrava in Santa Croce alle ore 19 in una piazza gremita fino all’inverosimile, in quanto la Basilica era inagibile ed era stata chiusa al pubblico.
Ancora oggi che sono trascorsi 154 anni, la processione del carro trionfale dell’Immacolata attraversa le strade di Torre del Greco, è cambiata urbanisticamente la città, sono cambiati i percorsi,sono cambiati gli uomini ,ma l’unica cosa che non cambierà mai nel cuore dei torresi è la fede e l’amore verso la sua patrona, l’Immacolata Concezione.
Luigi Ascione

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 25 novembre 2015