Il corto dell’artista torrese al Modernissimo

Antonio Colantuono, l’artista torrese che con le sue canzoni fa sognare il suo pubblico, ha presentato, lo
scorso 29 marzo al Modernissimo di Napoli, il suo "Malacarne". Con il corto, l’artista fornisce grossi spunti
di riflessione culturale e sociale: "Con la realizzazione di questo progetto – spiega Colantuono – ho voluto porre l’accento su diverse questioni. Innanzitutto, così come accade per la canzone, il cortometraggio vuole essere un faro su quanto la camorra abbia influito nel contesto artistico napoletano e non soltanto. Nella storia, Antonio è un artista che in modo semplice, da provinciale, cerca un talent scout per emergere. Alla fine lo trova ed è un boss della camorra (Lino D’Angiò) che lo ridicolizza. C’è poi la morbosità dei giornalisti che focalizzano la loro attenzione più sulla dinamica dell’incidente mettendo in secondo piano la persona andata via". A questo progetto hanno partecipato artisti del calibro: Patrizio Rispo, Francesco Paolantoni, Luca Sepe e Lino D’Angiò. Nel corto, oltre a questi grandi nomi già noti nel panorama artistico nazionale, anche la partecipazione di Paquito Catanzaro e Valeria Di Giorgio.
Giovanni Cardone
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 4 aprile 2012