Verona, Spezia, Sassuolo, Empoli e, ieri sera, il Cagliari. Quale sarebbe la classifica del Napoli, se gli azzurri avessero vinto, non diciamo tutte, ma almeno la metà di queste partite, largamente alla loro portata?

Non vogliamo sostenere che avremmo già appuntato sul petto il sospirato terzo scudetto, ma quasi. E invece… L’ultimo “crac”, in terra sarda. Il Cagliari ci ha messo sotto di brutto sul piano fisico, anche con il beneplacito di un arbitro troppo permissivo, per cui, alla fine, il pareggio (non meritato!), va accolto addirittura con soddisfazione. Per fortuna, Ospina, dopo aver letteralmente regalato il vantaggio ai rossoblù isolani, s’è ricordato d’essere un ‘portiere serio’. I cagliaritani, poi, (non si è relegati a fondo classifica per caso!) hanno sbagliato l’impossibile, sfiorando più volte il raddoppio. Sono stati puniti dal solito Osimhen nell’unica occasione da rete che gli azzurri sono riusciti a procurarsi nell’intero arco della partita.

Sicuramente Spalletti ha da accampare valide scusanti per giustificare l’indecorosa prestazione degli azzurri, molti dei quali ieri sera pensavano d’essere in Sardegna in vacanza-premio. E qui stiamo per affrontare il discorso sul secondo “crac”. Lozano, Politano, Lobotka, Anguissa, Insigne, tutti infortunati. Fabian Ruiz, Malcuit, lo stesso Osimhen a mezzo servizio Aggiungiamo alla lunga lista degli assenti Ghoulam, del quale si sono perse le tracce, quando sembrava sulla via del completo recupero e Di Lorenzo (piove sul bagnato!) che s’è fatto male nel secondo tempo a Cagliari.



Solo mera sfortuna alla base di tanti incidenti, muscolari e non? Ci rifiutiamo di crederlo! C’è sicuramente qualcosa che non funziona nello staff medico e tecnico della squadra, vanno messi sotto esame i criteri ed i sistemi di allenamento. Sino allo scorso campionato, il Napoli deteneva il record europeo relativo alla mancanza quasi totale di infortuni: come mai, oggi, siamo diventati una “succursale del CTO, o del Cardarelli?

Sta alla società fare chiarezza su questo aspetto, che sta fortemente condizionando il campionato degli azzurri. Per fortuna, anche le altre squadre di vertice, nell’ultima giornata, hanno rallentato o addirittura frenato… Sembra quasi che tutti stiano dicendo al Napoli: lo scudetto è lì, su quell’albero, frutto succoso, maturo e dolce, che aspetta solo d’essere colto: sarai capace di perdere anche questa ghiotta, eccezionale, occasione?
Ernesto Pucciarelli