La ricostruzione delle tappe e degli eventi

(a) Torre del Greco – 15 ottobre 2009: Zuccatelli viene incaricato dal Consiglio dei Ministri di far quadrare i conti della sanità campana. Il Maresca è destinato a trasformarsi in ospedale di lungo degenza e riabilitazione. Marzo 2010: nasce il Comitato Pro Maresca, che occuperà di lì a poco terzo e quarto piano del nosocomio in segno di protesta.
28 giugno 2010: chiude chirurgia, uno dei reparti più importanti.
19 luglio 2010: il Comitato occupa pacificamente lo studio del direttore sanitario Ugo Esposito, per discutere dello spostamento dei reparti (tra cui ostetricia) e del pronto soccorso all’ospedale di Boscotrecase.
27 settembre 2010: il Maresca riceve la sentenza di morte.
5 ottobre 2010: Zuccatelli si dimette. I sindaci di Ercolano, Portici, Torre del Greco, San Giorgio a Cremano e San Sebastiano promettono di restituire le loro fasce tricolori presentando le dimissioni, nel caso in cui il presidente Caldoro non li avesse ricevuti.
12 ottobre 2010: fiaccolata con duemila persone diretta verso via Montedoro
15 0ttobre 2010: Caldoro annuncia: “Salvo piccoli aggiustamenti, il piano Zuccatelli non verrà modificato”. Zuccatelli ritira le dimissioni.
25 ottobre 2010: il Comitato incontra Calabrò, consigliere alla sanità.
26 novembre 2010: un team di legali presenta un ricorso al Tar. Il giorno prima avevano inviato un esposto al Prefetto e ad altre autorità territoriali e nazionali.
31 gennaio 2011: una delibera ribadisce il piano e decreta la chiusura del pronto soccorso, di urologia e di gastroenterologia.
7 febbraio 2011: assemblea del Comitato con la cittadinanza, in piazza Santa Croce.
15 febbraio 2011: manifestazione in Regione per tentare di bloccare ciò che sembrerebbe ormai inevitabile: la morte del Maresca.
Mariacolomba Galloro
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 febbraio 2011
Articoli correlati
– <a target=_parent" href="https://www.latorre1905.it/home/leggiNotizia.asp?ID=4138">Maresca appeso ad un filo</a>