Tre inchieste giudiziarie in quattro anni di amministrazione; problema rifiuti irrisolto e decoro azzerato. Torre del Greco sprofonda nella vergogna.

È iniziata male e sta finendo anche peggio. L’amministrazione comunale di Torre del Greco, in quattro anni, è stata capace di collezionare tre inchieste giudiziarie e tanti fallimenti. Un primato negativo che sta facendo scappare decine di giovani, impoverendo il tessuto sociale, imprenditoriale e dirigenziale della città. Un gioco al massacro che oltre a negare un futuro alle nuove generazioni, si sta consumando, nell’assoluta indifferenza, in un territorio già devastato dai rifiuti, dall’illegalità diffusa, dall’assenza di un servizio di trasporto efficiente e da una sanità pubblica sempre più in affanno. Uno scenario desolante al quale la Cgil-Camera del Lavoro di Torre del Greci dice BASTA. È finito il tempo delle scuse. È iniziato il momento dell’agire.



Il primo segnale di degrado morale e politico, lo abbiamo avuto nel 2018, all’indomani delle elezioni comunali, con l’inchiesta sul voto di scambio che ha accertato connivenze tra politica e criminalità e ha portato all’arresto di due consiglieri comunali e un ex assessore.

La seconda vicissitudine giudiziaria risale a giugno di quest’anno con l’inscrizione del sindaco nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. I magistrati, in quel caso, hanno deciso di vederci chiaro sull’incarico da 4mila euro conferito dal primo cittadino ad una ex consigliera durante la pandemia.

È di questi giorni, invece, la nuova inchiesta che ha portato Torre del Greco alla ribalta della cronaca nazionale. A inguaiare il sindaco, ancora una volta, un’indagine sulla monnezza. Il primo cittadino ha ricevuto, insieme ad altre 13 persone, un avviso di garanzia per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso.

Pur rimanendo garantista, la Cigl-Camera del Lavoro ritiene queste inchieste inquietanti. Scenari ignobili che offendono i torresi perbene, infangano la politica vera e raccontano il fallimento totale degli amministratori.
La Cgil-Camera del Lavoro continuerà a vigilare e a denunciare – come ha sempre fatto – nella speranza di restituire decoro al territorio e futuro ai giovani.

Luca Chiusel (Responsabile CGIL Zona Vesuviana – nella foto)