Assenti i gonfaloni torresi a Livorno per la commemorazione della tragedia del “Moby Prince” Assenza dell’amministrazione alla manifestazione che ogni anno ricorda le 140 persone morte nell’incendio del traghetto al largo del porto di Livorno.
ASSENTE IL GONFALONE DELLA CITTÀ. “Quest’anno afferma Raffaele Cirillo, che nel rogo ha perso il figlio Ciro, imbarcato sulla nave andata a fuoco – co­me ci capita da sempre, ci siamo recati al Comune a Moby-Prince-fiamme

chiedere se l’ente potesse metterci a disposizione il pullman per garantire a noi familiari delle vittime il trasporto per Livorno. Nulla di più, un costo di 800-900 euro. La risposta che mi è stata data mi ha lasciato esterrefat­to: dalla segreteria del sindaco mi hanno fatto sapere che il Comune non poteva mettere a disposizione il mezzo perché, rispetto alla spesa sostenuta lo scorso anno per la stessa cosa, era stato avviato un accertamento da parte della Corte dei Conti”.
Ma non è tutto. Sempre Ci­rillo spiega: “Quando hanno sapu­to della nostra paradossale vicen­da, che rischiava di tenerci a casa nel giorno di commemorazione dei morti del “Moby Prince”, i re­sponsabili dell’associazione che ci rappresenta hanno avviato le pratiche e ci hanno permesso di ricevere un contributo grazie all’interessamento del Comune di Livor­no. Quello che mi ha lasciato senza parole è stato il constatare poi, durante il corteo e la successiva manifestazione nell’aula consiliare di Livorno, che tra i 32 gonfaloni giunti da ogni parte d’Italia, non c’era quello di Torre del Greco, come non c’era alcun rappresentante dell’amministrazione comunale della mia città”.
GRAVE DISINTERESSE DEL COMUNE. “Questo non è accet­tabile e ci ferisce – continua Raffaele Cirillo – la Corte dei Conti ha impedito di dare un mezzo di trasporto ai familiare delle vittime, non certo di portare il gonfalone della città per ricordare i morti del “Moby Prince”. Questo è sempli­cemente sintomo di grave disinte­resse verso le cinque vittime torresi”.
24 ANNI FA LA TRAGEDIA. A Livorno da 24 anni (la tragedia si verificò la sera del 10 aprile 1991) si celebra il ricordo di marmai e passeggeri che persero la vita in quel terribile rogo. Una tragedia che colpì profondamente anche la città del corallo: cinque furono le vittime residenti a Torre del Greco, mentre altre due pur facendo rife­rimento alla Capitaneria di porto torrese abitavano ad Ercolano e Scafati. Anche per questo ogni anno l’amministrazione prendeva parte alla manifestazione.
UNA COMMISSIONE D’IN­CHIESTA. Invece, quest’anno, l’assenza è stata una grossa delu­sione per i familiari delle vittime torresi, ma a dare loro una sorta di sollievo è stato Vannino Chiti, se­natore Pd che ha detto che “insieme ad altri colleghi abbiamo presentato il 14 luglio scorso una proposta per l’istituzione di una com­missione di inchiesta parlamentare sulle cause del disastro. Proprio in questi giorni la proposta ha avuto un primo via libera dalla com­missione competente. Mi auguro che ora rapidamente sia approvata dall’aula del Senato. Nel ventiquattresimo anniversario della tra­gedia del “Moby Prince”, ho volu­to rivolgere un pensiero alle 140 persone che morirono in una stra­ge ancora priva, ad oggi, di una ve­rità definitiva. Ho davanti agli oc­chi l’immagine del relitto riportato nel porto ancora avvolto, dopo tan­te ore, dal calore dell’incendio. È un dovere imprescindibile tenere viva la memoria di quanto avven­ne nelle acque di Livorno e fare piena giustizia sull’accaduto”.
Alan