Famiglie dei marittimi rapiti dai pirati deluse per la modesta partecipazione dei torresi alla fiaccolata

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Al grido “Il silenzio uccide, non abbandonateci” hanno risposto un modesto numero di torresi che giovedì 7 maggio hanno preso parte alla fiaccolata per i tre marinai campani imprigionati nel rimorchiatore italiano sequestrato l’11 aprile scorso lungo le rotte somale. All’iniziativa hanno partecipato alcuni consiglieri ed assessori, i sindacati (Or.S.A. marittimi e UGL), il Comitato di Quartiere Il Progresso ed altri enti sensibili alla situazione. Presente anche l’On. Salvatore Ronghi, vice – presidente del Consiglio Regionale della Campania. “E’ una situazione molto delicata, perciò il silenzio della Farnesina è comprensibile. Tuttavia le abbiamo inviato una comunicazione ufficiale con la quale chiediamo la trasmissione di informazioni puntuali e veritiere – afferma l’On. Ronghi – E’ palese la pericolosità delle rotte internazionali; urgono interventi non repressivi, ad esempio aiuti per la popolazione somala”. “Queste iniziative sensibilizzano, non sono strumentalizzazione politica – continua l’Onorevole – Non ho ancora incontrato le famiglie dei marittimi per discrezione. Lunedì 11 maggio le incontrerò assieme al vice – ministro agli Affari Esteri Vincenzo Scotti”. “E’ doveroso mettere in atto tutte le iniziative che possono favorire il ritorno a casa dei marittimi” – afferma Gaetano Vitiello, segretario torrese dell’UGL presente alla manifestazione. Rimangono delusi i familiari dei tre marittimi che speravano che al corteo intervenissero più persone delle 400/500 registrate.

Maria Consiglia Izzo



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 13 maggio 2009