Borriello: “Di certo non siamo più la Torre di una volta”
Sono le prime ore del mattino del 4 dicembre quando il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, si dice soddisfatto commentando quanto finora attuato sul territorio corallino per la città e i cittadini.
Borriello-Ciro-Compiaciuto

Per quanto riguarda la promessa fatta ai cittadini nel dicembre dello scorso anno, quella con la quale – portando in spalla il Carro dell’Immacolata 2014 – aveva promesso di trasformare la città dei fiori e del corallo in una cittadina svizzera oppure ricorrere alle sue dimissioni, Borriello, con la serenità e la fiducia che lo hanno sempre contraddistinto dal primo giorno del suo ingresso in politica, non si sottrae dal rilasciare risposte ai cittadini e alla stampa.
“Mancano ancora una ventina di giorni al Natale e poco più alla fine dell’anno in corso – precisa la fascia tricolore di Palazzo Baronale – ma ci avviciniamo molto a quel modello. Di certo – aggiunge Borriello – non siamo più la Torre del Greco di una volta, abbiamo realizzato tante opere e dato tanto ai cittadini, pur se con inevitabili richieste di sacrifici necessari per realizzare quanto attuato.
Guardando al nuovo anno e al futuro, posso garantire che abbiamo grandi progetti da realizzare, utili e necessari per il territorio corallino. Per questo – continua – basta guardare alla recente azione di bilancio: 35 milioni di euro che serviranno per attuare grandi cose in città. Ad esempio la bretella e la riqualificazione, mediante un innovativo progetto, dell’area mercatale. Ma non solo. Altre migliorie saranno apportate per lo sviluppo del territorio. Ci vuole il tempo necessario ma l’amministrazione non si sottrae ai suoi impegni”.

L’Ascom: “Non siamo neppure la Basilicata”
Giulio-Esposito-Ascom
“Finora non siamo neppure la Basilicata”: risponde così Giulio Esposito, Presidente dell’Ascom a Torre del Greco, alla domanda “Torre, a distanza di un anno dal patto di ferro che Borriello ha stretto con i cittadini, è una cittadina svizzera?”.
“Per fine mese – aggiunge il rappresentante della categoria dei commercianti corallini – molti lavori saranno anche terminati, molte strade avranno anche riaperto, sarebbe stato davvero un bel lavoro se tutte queste opere sarebbero state supportate anche dalla creazione di alcuni parcheggi.
Del resto – continua Esposito – non si può parlare di Svizzera se la crisi del commercio continua. La gente entra nei negozi con il salvagente, soprattutto nelle attività di tipo alimentare. Per agevolare le vendite e risollevare l’economia commerciale – propone il numero uno dell’Ascom cittadino – sarebbe opportuno organizzare grandi eventi, con nomi importanti ed in grado di richiamare la cittadinanza ed il pubblico per le strade. Ho avuto sentore che forse qualcosa bolle in pentola, sotto l’aspetto di manifestazioni nel periodo natalizio, ma ad oggi non sono a conoscenza di qualcosa di definito. Ciò che occorre – conclude infine Giulio Esposito – è l’organizzazione di eventi e prodotti di qualità e non certo di sciocchezze”.

Ciavolino: “Auguro al sindaco di dare risposte ai cittadini e non solo alla città”
Valerio-Ciavolino

Lontano dai riflettori politici, ma sempre attento a ciò che accade nella sua Torre del Greco, una città che comunque ha guidato indossando la fascia di sindaco in qualche legislatura passata, Valerio Ciavolino è critico e fiducioso allo stesso tempo parlando della gestione Borriello e del patto che quest’ultimo ha stretto con la città e i torresi.
“Sicuramente Torre del Greco non è la Svizzera – risponde così l’ex sindaco Ciavolino in merito a quanto affermato dal primo cittadino attuale esattamente un anno fa mentre portava in spalla il Carro dell’Immacolata -. Forse potrebbe esserlo tra cinque anni, ma di certo oggi non è una cittadina paragonabile ad una cittadina svizzera. E non potrà esserlo se si punta solo all’aspetto cittadino – aggiunge – perché Torre del Greco ha bisogno anche e soprattutto di respiro. Potrebbe anche essere una bella città, un bel contenitore, ma se il contenuto è scarso si vede eccome!”.
“In particolare – precisa – credo che vi sia la necessità di dare priorità al lavoro, creare sistemi di forte attrazione e sviluppo, agevolare le attività commerciali perché è sotto gli occhi di tutti che ogni giorno ne chiude una.
Se dovessi attribuire un voto a questa amministrazione, attualmente, darei dieci sotto l’aspetto della caparbietà mentre darei zero sotto l’aspetto della conoscenza tecnica sia alla maggioranza che all’opposizione. Certi iter burocratici non si risolvono in qualche manciata di minuti…
Del resto, la città corallina – incalza con la fermezza che lo sempre contraddistinto – vive problemi seri, come la mancanza di risorse, la mancanza di turismo, la mancanza di un porto, la crisi della Deiulemar che ha colpito la maggior parte dei cittadini. Insomma, i problemi sono anche altri e l’augurio che posso fare al sindaco Borriello è quello di lavorare per il bene della città, e non solo per il suo aspetto. Infine – chiosa Ciavolino – gll sindaco auguro di restare alla guida di Palazzo Baronale e della città del corallo per altri 4 anni e che possa dare risposte vere, serie e solide ai cittadini in primis e non solo alla città”.

Maida: “Città svizzera? Assolutamente no!”
Domenico-Maida-Consigliere

Non usa mezzi termini per criticare l’operato del sindaco Borriello Domenico Maida, punta di diamante per il partito dell’Italia dei Valori in consiglio comunale a Palazzo Baronale.
“Torre non è una cittadina svizzera, assolutamente no! Siamo lontani”: esordisce così Maida durante una riflessione e tirando le somme del periodo trascorso da quando Borriello ha promesso il cambiamento o le dimissioni nel dicembre 2014.
“Siamo la Torre del Greco che siamo abituati a vedere, quella per la quale la politica non riesce ad essere incisiva. Abbiamo potenzialità che non decollano e non sono paragonabili neppure a modelli normali, figuriamoci alla Svizzera”.
“Apprezzo i tentativi del primo cittadino Borriello – precisa Maida – ma vi è da dire che si tratta di tentativi abbozzati ed approssimativi. Se fossi sindaco – aggiunge – per arrivare ad ottenere un criterio svizzero, oltre che attivare lavori in ogni dove, avrei investito anche e soprattutto nelle scuole. Avrei lavorato sull’educazione dei giovani e dei ragazzi, perché saranno loro gli uomini del futuro, del domani.
Mi sarei battuto per un sano restyling, mi sarei battuto fermamente per la creazioni di aree di parcheggio prima di avviare i lavori e avrei puntato sull’educazione al senso civico.
Ho condiviso in parte i lavori attuati dall’amministrazione, ma qualcosa non torna sotto l’aspetto economico e sotto l’aspetto della loro realizzazione. Mi riferisco – continua il consigliere di opposizione – ai dislivelli, ai marciapiedi, ai progetti approvati e poi in corso d’opera aggiustati. Ma alla fine, chi pagherà? E ancora, sono curioso di capire chi li firmerà, considerato che sono stati realizzati in maniera spesso approssimativa.
Ultimo esempio di cattiva realizzazione – spiega l’esponente dell’Italia dei Valori – sono le poltrone di cemento: sono state sistemate senza criterio di sicurezza, posizionate a faccia strada, a 20-25 centimetri dalla strada. In questo modo, mamme ed anziani, oltre che bambini, rischiano di essere anche investiti”.
Infine, in tempi di auguri e bilanci di fine anno, Mimmo Maida al sindaco Borriello lancia il suo: “L’augurio per il sindaco è che possa andare a casa quanto prima, che possa tornare alla serenità familiare e professionale! La maggioranza lo tiene in ostaggio: è un sindaco scolorito”.



Ascione: “Bisogna lavorare anche sui cittadini”
Alfonso-Ascione

Un bilancio è stato fatto anche dal consigliere metropolitano Alfonso Ascione, candidato a sindaco per Torre del Greco alle ultime elezioni amministrative che lo hanno visto uscire dalle urne sconfitto proprio dall’attuale fascia tricolore cittadina Ciro Borriello.
“Siamo una città svizzera? Ancora no, siamo ancora Torre del Greco”: esordisce così Ascione che aggiunge “Attività in corso ce ne sono state ma, credo, occorre attendere ancora per realizzare i progetti, probabilmente la fine del suo mandato. Alcune delle proposte che oggi attua Borriello – dice Ascione – derivano da precedenti mandati, il percorso è questo. Per arrivare ad un modello universale – aggiunge l’ex consigliere comunale corallino – bisogna anche e soprattutto lavorare sui cittadini e sul senso civico. Se fossi sulla poltrona di Borriello punterei sulla riqualificazione del territorio e sul senso civico perchè credo sia la strada giusta per raggiungere buoni risultati per la collettività”. Infine, Ascione non ha mancato di fare un pronostico: “Se la politica collabora a prescindere dal colore politico e se ci si confronta tra maggioranza e opposizione, allora sì che Torre del Greco potrà avere un futuro roseo nell’interesse comune”.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 16 dicembre 2015