Sette mesi di indagine per fare chiarezza su una sparatoria, ieri l’ordine di arresto: uno per il ferimento, l’altro rapina-pistola-revolver

(il fratello della vittima) per violazione dell’obbligo di soggiorno. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco, guidati dal maggiore Michele De Rosa hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torre Annunziata a carico di due indagati. Si tratta di Raffaele Ascione, 28 anni, e Luigi Cuomo, di 42 anni. I due sono accusati di lesioni personali aggravate, di porto abusivo di arma da fuoco (il primo) e della violazione agli obblighi della sorveglianza speciale (il secondo).
L’INDAGINE. La misura trae origine da un’indagine coordinata dalla Procura di Torre Annunziata avviata il 14 novembre dell’anno scorso, a seguito del ferimento a Torre del Greco di Salvatore Cuomo, un 27enne del luogo, colpito al piede sinistro da un colpo di arma da fuoco in circostanze non definite nell’immediatezza del fatto a causa della reticenza della vittima.
IL RACCONTO DELLA VITTIMA. Salvatore Cuomo, trasportato all’ospedale Maresca, raccontò agli invetigatori che mentre era nei pressi della Circum di piazza della Repubblica, poco dopo le 19, due persone non conosciute, gli avevano sparato due colpi (di cui uno a segno) per poi fuggire. Una versione che non convinse gli “007” dell’Arma che avviarono immediate indagini. Le investigazioni, svolte principalmente attraverso l’acquisizione e l’analisi di filmati di video­ sorveglianza, hanno consentito di documentare che la vittima era stata prelevata da Raffaele Ascione, essendo un conoscente, con la propria autovettura, che era stata portata in un’area appartata e, al culmine di una lite, probabilmente per motivi di ordine economico, forse un prestito o un affare in comune, fu sparata ad un piede con un colpo di pistola. Durante le indagini fatte dai carabinieri è anche emersa la violazione dell’obbligo di soggiorno nel comune di Torre del Greco da parte di Luigi Cuomo, fratello della vittima, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Secondo le intercettazioni, l’uomo andava spesso a Napoli, incurante del provvedimento a suo carico. Da qui l’arresto.