Ora però al ragazzo il Consiglio di Stato ha restituito laurea e quei sette anni sulle sudate carte. I consiglieri di Stato invece hanno considerato l’autocertificazione una scelta inconsapevole (non sapeva di esser vittima di una truffa) ma fatta in buona fede, da cui la sua innocenza. Gianni Santucci che ha raccontato la storia sul Corriere della Sera fa luce sulla scuola fantasma.
Infatti, racconta che, dopo che il futuro dottore in giurisprudenza si diplomasse, la Procura di Torre Annunziata aprì un’inchiesta che si chiuse nel 2007 con una decina di arresti. “Due pregiudicati per reati finanziari hanno costruito un sistema scolastico fittizio (con tre istituti per la preparazione agli esami tra Torre del Greco e Pomigliano d’Arco) che ha sfornato titoli di studio completamenti falsi, diplomi e lauree. Scuole non parificate, né in alcun modo riconosciute, che incassavano rette per seguire i corsi e poi presentavano una sorta di tariffario a conguaglio di 4 mila euro per un diploma e 10 mila per una laurea”. Il dottore in legge della Statale si era diplomato proprio in quella scuola fantasma in Campania. La sua battaglia legale s’è fondata tutta su una tesi semplice: “D’accordo, il diploma è nullo. Ma all’epoca sono stato truffato”.