Operazione Maresca

(a) Torre del Greco – È del 31 gennaio 2011 la delibera commissariale che dichiarerebbe chiusa la questione, da tempo in stallo, legata all’ospedale Maresca. Il documento di cui parliamo è il Piano Attuativo Aziendale, approvato dal commissario dell’ASL NA3 Sud, relativo al decreto n° 49 del 27 settembre 2010 del commissario ad acta del piano di rientro del settore sanitario. Nello specifico il piano riguarda l’accorpamento, o la riconversione, dei presidi ospedalieri di Boscotrecase, Castellammare, Gragnano, Nola, Pollena Trocchia, Torre del Greco, Sorrento e Vico Equense. Il Maresca fa parte della categoria degli ospedali da riconvertire, e diventerà un presidio con funzione specialistica in ambito riabilitativo, escluso dalla rete di emergenza. Il numero di posti letto aumenterà fino a 98, di cui 53 per recupero e riabilitazione e 20 per la lungodegenza. Infine, verranno trasferiti tutti i reparti tranne medicina generale, che avrà 23 posti letto. Con la disattivazione del Pronto Soccorso, il piano attuativo prevede, ad indennizzo, l’attivazione di una struttura PSAUT, e “propone” la creazione di una Struttura Polifunzionale per la Salute (SPS), che ha il fine di offrire un’adeguata forma di assistenza extra-ospedaliera incentrata sui sistemi di cure primarie ambulatoriali.
Tutto il piano attuativo, immediatamente esecutivo, dovrà essere completato entro 24 mesi, compresi i trasferimenti di medici ed infermieri che, nel caso del Maresca, saranno smistati tra i P.P.O.O. di Boscotrecase e Castellammare di Stabia.
Carmine Apice
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 febbraio 2011
Articoli correlati
– <a target=_parent" href="https://www.latorre1905.it/home/leggiNotizia.asp?ID=4138">Maresca appeso ad un filo</a>