Vittima del caso un commerciante di via Giovanni XXIII. Attimi di panico la sera del 5 maggio a Torre del Greco. Mancano pochi minuti alle 20 quando, nella periferica ma frequentata via Giovanni XXIII, un poliziotto libero dal servizio nota quanto accade fuori un bar della zona. In particolare, l’agente vede un giovane uscire Manette-Mani

dall’esercizio commerciale con una pistola in mano e una borsa. Lo vede, poi, salire a bordo di una autovettura Smart e da lì imboccare la strada che porta ancora più su, verso il Vesuvio. Strani movimenti, quelli notati dall’agente che non ci ha messo molto a capire che poteva trattarsi di una rapina o, comunque di un illecito. L’agente non ci pensa due volte: con lo sguardo segue la scena e non perde di vista la vettura che si allontanava per capirne la direzione. Nel frattempo, l’allarme ai suoi colleghi in servizio che, giunti sul posto, avviano le ricerche ai fuggitivi col bottino. Il gestore del bar, alle forze dell’ordine, dichiara di aver subito una rapina e che i balordi sono riusciti a portar via oltre 3 mila euro in contanti, un titolo di credito e molti gratta e vinci di vario genere.
Grazie alla targa che l’agente libero dal servizio ha memorizzato, le forze dell’ordine arrivano dritti dritti all’abitazione del malvivente: è lì che arrestano Pasquale O., 25enne di Torre Annunziata, che alla loro vista ha intentato un inutile fuga. Neppure lanciarsi dalla finestra gli basta per sfuggire alle forze di polizia. Nelle mura dell’abitazione del 25enne, le forze dell’ordine ritrovano anche parte della refurtiva. Resta solo una incognita per chiudere il cerchio e il caso: chi è il suo complice? Nessun fermo, infatti, oltre il 25enne oplontino: per questo le indagini sono ancora in corso.