Portici – Dalla pagina facebook del sindaco di Portici, Enzo Cuomo.

“L’approccio a una problematica delicata può avvenire in vari modi. C’è chi sceglie la facile via dell’odio sociale, fomentando insofferenza e intolleranza verso persone con evidenti situazioni di disagio e chi invece propende per soluzioni che garantiscano prima di tutto il rispetto della dignità umana e delle norme.

Con gran sollievo abbiamo finalmente trovato una soluzione per la storia dell’anziana senzatetto che da anni viveva in condizioni estreme, lungo le strade di Portici. Un intervento altamente complesso e dal non semplice iter burocratico proprio a causa del rifiuto della donna di un qualsiasi intervento.



Con i Servizi Sociali e con la Polizia Municipale del nostro Comune , con il Geriatra Dr.Antonio Colin, con il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dr.La Pia, con la DR.Annamaria Esposito ed il Direttore del Distretto Asl e con le altre preziose figure che hanno accolto prontamente la mia sollecitazione ad individuare soluzioni per risolvere la spinosa questione, abbiamo trovato la chiave per convincere quella donna a una sistemazione finalmente decorosa e sicura.

Con articolate ricerche abbiamo rintracciato una persona che poteva infonderle sicurezza.

Di pari passo abbiamo sottoposto l’anziana a delle visite e a degli esami specifici per valutare le sue condizioni psicofisiche, e per ultimo l’abbiamo sottoposta ad un tampone molecolare necessario per farla accedere presso una struttura di accoglienza.

Non sono state attività semplici, la Donna è di nazionalità’ ungherese, è priva di documenti, ha sempre rifiutato ogni forma di assistenza e di aiuto, ha rifiutato il rimpatrio in Ungheria.
Dopo laboriose e lunghe procedure abbiamo rintracciato un figlio, anch’egli di nazionalità ungherese che è alloggiato nella Città di Aversa.

Non è stato necessario alcun intervento forzato proprio grazie alla professionalità degli esperti che hanno operato.
Ieri il fatidico giorno in cui l’anziana ha incontrato suo figlio e la sua nipotina, fatti arrivare a Portici. Un momento toccante, ho visto sul volto di quella donna la luce di un affetto ritrovato, di una bimba che è riuscita più di ogni altra figura a convincerla ad abbandonare quel destino così duro.

L’anziana ha accettato di farsi accompagnare in una casa di cura di Nola dove le saranno garantite tutte le attenzione necessarie e una vita certamente più sicura e dignitosa.

Come questa Donna sia giunta a Portici resta un mistero, una di quelle storie di disagio che quotidianamente vediamo lungo le strade delle nostre Città.

Questa storia dimostra che la via dell’intolleranza non è mai efficace. Ma trovare un equilibrio fra sicurezza, regole e rispetto della dignità umana è un compito a cui un amministratore deve ispirarsi.

A coloro che, anche in questa occasione, si sono esercitati nella loro squallida e vergognosa speculazione politica resta tutta la loro pochezza umana ed istituzionale”.