LA PROPOSTA

(i) Torre del Greco – Credo che i tempi siano maturi per riparlare del Polo Orafo Corallium, sicuramente in maniera rivisitata. Tale struttura potrebbe includere anche un Museo del Corallo che potrebbe divenire perfino attrattiva turistica. Grazie ai visitatori, che pagherebbero un piccolo biglietto per visitare il Museo, si potrebbero abbattere i costi di gestione e/o finanziare un centro ricerca per la salvaguardia del Corallo.
Non parliamo di vincoli ambientali, perché se Corallium non è stato realizzato è certamente per mancanza di volontà politica! Infatti, nonostante l’esistenza di vincoli ambientali sul nostro territorio sono state autorizzate, in tempi record, la costruzione del depuratore industriale e del ponte privato (di enormi dimensioni) di villa Olivella che unisce due fondi separati dalla carreggiata autostradale e si è autorizzata, con delibera di pochi giorni, fa un insediamento produttivo in una zona piena di vincoli. L’elenco potrebbe continuare, dal momento che sono state rilasciate anche altre autorizzazioni.
Ritengo anche che la causa di molti mali sia l’individualismo: trovo il comparto produttivo del corallo non molto unito e compatto. Avere un Polo Orafo vuol dire condividere uno spazio, stare a stretto contatto e soprattutto ragionare in modo collettivo.
E’ un’occasione da non perdere e, facendo rientrare la realizzazione del Polo in PIU Europa, oltre ai finanziamenti si possono avere anche le autorizzazioni.

Antonio Civitillo



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 2 dicembre 2009

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