L’ambulanza del 118 è arrivata sul posto dopo quasi un’ora

Torre del Greco – Stamane, verso le ore 9 in via Marconi, una donna di circa 60 anni si è sentita male: si è accasciata al suolo ed ha rigettato sangue dalla bocca. Prontamente allertati dai commercianti della zona che hanno notato il malessere della donna, i soccorsi del 118, tra le proteste della folla accorsa, sono arrivati in ritardo.
L’addetta alla ricezione delle emergenze, al Call Center del nosocomio, ha prontamente risposto ed assicurato che l’ambulanza sarebbe arrivata in pochi minuti. Ma i minuti trascorrono, la signora sta sempre peggio. I passanti si fermano, per assistere ed accertarsi che tutto procedesse bene, ma l’ambulanza continua a non arrivare. Allertati anche i vigili urbani che prontamente arrivano sul posto e chiamano anche loro il 118, ma dell’ambulanza non si vede l’ombra. La folla aumenta ed inizia a protestare, qualcuno la vuole soccorrere con la propria autovettura, ma si decide di aspettare l’ambulanza che, continuano ad assicurare, sarebbe venuta da li a pochi minuti. Ma intanto si son già fatte le 9.30, e la signora continua a vomitare sangue. La folla inizia ad agitarsi e a protestare. Qualcuno si infuria anche con i vigili che – nella vicenda – non hanno colpa.
Qualcuno dei presenti si reca perfino dai Carabinieri. Sul posto, chiamato da un cittadino, è intervenuto un medico del Maresca – libero dal servizio – che anch’egli chiama urgentemente l’ambulanza: la donna ha bisogno di cure immediate.
L’Ambulanza arriva verso le 9.50, tra le proteste e lo sgomento delle persone. La donna viene portata al Pronto soccorso del Maresca, quel provvidenziale pronto soccorso e ospedale che la mala-politica e la mala-sanità vogliono togliere a Torre del Greco e ad un bacino di utenza di circa 250 mila persone.
I vigili sono stati invitati da molti passati a relazionare l’accaduto e a mandare una denuncia in Procura.
Nel pomeriggio la donna, sembrerebbe già affetta da grave malattia, muore. Non si esclude che potrebbe essere aperta un’inchiesta per fare luce sul ritardato soccorso. 
Antonio Civitillo