Maresca

Torre del Greco – A novembre, i legali che hanno lavorano al caso Maresca hanno notificato al Prefetto di Napoli un dossier che offre un quadro estremamente preciso e puntuale dell’inadeguatezza del P.O. Sant’Anna di Boscotrecase, che dovrebbe sostituire il nosocomio torrese. Tuttavia, quel nosocomio non è assolutamente idoneo per un simile ruolo: attualmente sono solo 74 i posti letto, contro i ben 150 previsti dallo stesso piano Zuccatelli; chi riesce a raggiungerlo, deve farsi strada tra cantieri aperti e incustoditi, cumuli di spazzatura, stradine scarsamente illuminate; l’accesso al Sant’Anna è impossibilitato da un ponte che, in caso di pioggia, costringe un mezzo di soccorso a circumnavigare l’autostrada attraverso Pompei; il reparto di Ostetricia-Ginecologia al Sant’Anna ha una disponibilità di posti dimezzata rispetto al Maresca, mentre il numero delle partorienti andrà ad aumentare; il reparto infantile è inadeguato per alcune importanti terapie ed inoltre Pediatria e Ginecologia sono separati solo da una porta, non garantendo il dovuto isolamento immunitario dei neonati dai bambini in età scolare. Non ultimo, il problema dell’enorme bacino d’utenza che il Sant’Anna dovrebbe coprire, ovvero oltre 300.000 persone che facevano capo al Maresca. Assolutamente appropriato, dunque, l’esposto al Prefetto che sottolinea “Più conveniente in termini logistico-territoriali nonché economicamente meno dispendioso sarebbe far rimanere al P.O. di Torre del Grceo di II livello di Urgenza-Emergenza e prevedere la lungo degenza e la riabilitazione al P.O. di Boscotrecse”.

Mariacolomba Galloro