Tutto questo sarebbe una mossa per favorire le strutture private della città

(a) Torre del Greco – Grandi manovre ruotano intorno alla salvezza dell’ospedale Maresca. Gli sforzi del comitato in difesa del presidio ospedaliero, dell’amministrazione, dei cittadini e dei dipendenti, sono tutti rivolti alla risoluzione dei mille problemi che affliggono il nosocomio torrese. L’ospedale di via Montedoro, che abbraccia una fascia d’utenza di trecento mila persone, è risultato indispensabile in più di un’occasione. Infatti, nel maggio dell’anno scorso, il giovanissimo Mariano del Piano fu investito da un auto mentre era alla guida del suo motorino. Trasportato d’urgenza all’ospedale torrese, riuscì a sopravvivere. “Un vero è proprio miracolo – affermarono i medici ed i dipendenti di turno in quella serata – se non si fosse avuto un ospedale nelle immediate vicinanze, il giovane Marino sarebbe morto”.
Un episodio che sottolinea i mille pregi e l’indispensabilità i un ospedale nel cuore di Torre del Greco, che vanno in contrasto con gli altrettanti problemi che da anni affliggono la struttura ospedaliera. La costruzione dell’Ospedale del Mare e la ristrutturazione della struttura di Boscotrecase, non possono sostituire il Maresca. Infatti, l’inaugurazione del presidio ospedaliero di Ponticelli è ancora lontanissima, mentre l’ospedale Sant’Anna è difficile da raggiungere. Il nosocomio torrese, invece, si trova in una posizione strategica, che abbraccia l’utenza non solo corallina, ma anche dei paesi limitrofi, che avrebbero serissime difficoltà a raggiungere le altre strutture. Un dato fondamentale che dovrebbe far riflettere agli addetti ai lavori, che sarebbe un suicidio eliminare un’importante tassello della sanità locale. Più volte sono piovute accuse alla classe politica. Infatti, il dubbio che ci fossero manovre per far si che la struttura torrese venisse chiusa o comunque fortemente indebolita, è stato spesso alimentato nelle varie riunioni. Tutto questo sarebbe una mossa per favorire le strutture private della città. D’altro canto, è da sottolineare la scarsa influenza della politica locale sulla questione; infatti è competenza della Regione gestire la sanità. Insomma, il Maresca non si tocca .
Andrea Scala Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 luglio 2010