Bisogna scendere in campo, chiunque avrebbe potuto essere protagonista dei gravi episodi di cronaca

Ormai è noto a tutti: la città e i torresi vivono in uno stato di malessere. La causa è la cattiva politica, il disinteresse dei nostri governanti verso la collettività e il benessere comune. E a pagarne le spese sono i cittadini. Tutto questo noi de La Torre lo stiamo denunciando da anni, tra l’indifferenza dei cittadini e la noncuranza dei politici locali.
Ma tutto ciò può cambiare? La risposta è una e una sola: SI. In che modo? Con manifestazioni, interesse e amore verso la città, pensando al bene di tutti, e non solo a quello individuale. Quanto accaduto nei giorni scorsi lascia riflettere non poco: chiunque avrebbe potuto essere protagonista dei gravi episodi di cronaca registrati a Torre del Greco. In particolare, a causa del depotenziamento del Maresca e, presumibilmente, del loro trasferimento in altra struttura una donna incinta ha perso la vita ed un uomo è stato stroncato da un infarto senza avere la possibilità di evitare la tragedia. Dobbiamo scendere nelle piazze, manifestare civilmente, denunciare chi non lavora o chi lavora male. Bisogna fare in modo che i nostri diritti essenziali e primari vengano rispettati. I nostri politici, nonostante i loro lauti stipendi, ci governano malissimo: antepongono l’interesse privato e personale a quello della collettività. Anche a livello comunale, nonostante ci siano alcuni dirigenti e politici ricompensati adeguatamente, il lavoro è da considerarsi scarso. Ma oltre agli stipendi si deve pensare agli sprechi, l’elenco è lungo ma citiamo alcuni esempi: le consulenze; i passaggi pedonali rialzati; l’acquisto per oltre 2milioni di euro dell’ex sementificio; la Festa dei 4 Altari non più fatta; l’elevato costo della TARSU e, infine ma non da ultimo, i troppi premi ai dirigenti e altri soggetti. Questi stessi premi, invece, dovrebbero essere dati veramente a chi li merita e al raggiungimenti degli obiettivi. etc. Questi sono tutti sprechi perpetrati tra l’indifferenza di noi cittadini. La Torre "grida" da anni questo malessere: solo alcuni ci ascoltano, solo a pochi arriva realmente il nostro sdegno e il nostro grido d’allarme. E’ anche causa di
questi sprechi, sommati a quelli che sicuramente avvengono a livello regionale, se poi mancano i fondi necessari a garantire ciò che veramente è essenziale, come una struttura ospedaliera. E’ arrivato il momento che volti nuovi si
avvicinino alla politica: lo gridiamo ormai da anni. Siamo circondati di incompetenti (ovviamente ci sono anche le eccezioni) che ci stanno rovinando sotto tutti i punti di vista. La crisi che colpisce tutti ci deve realmente far prendere atto che non è possibile stare più a guardare, bisogna scendere in campo, rimboccarsi le maniche, lasciare spazio ai fatti e parlare di meno. E’ giunto, ora più che mai, il momento di avere il coraggio e di agire. Non serve a nessuno
lagnarsi o aspettare che gli altri ci risolvano i problemi: allo stato dei fatti è evidente che questi politici non siano stati capaci di perseguire l’interesse collettivo. Ma riflettiamo un attimo, la malapolitica uccide? E’ giusto negare la possibilità a noi cittadini di avere il Maresca, il diritto alla salute e qualsiasi altro servizio che ci spetta, sprecare soldi pubblici per interessi personali, mortificare continuamente l’interesse pubblico a favore di quello privato? La vera protesta, come è già accaduta a Napoli con l’elezione di un Sindaco dal volto nuovo, deve avvenire nelle urne. I torresi devono lottare affinché questa situazione di stallo, generata dalla mala politica, abbia finalmente fine.
Antonio Civitillo
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea il 26 ottobre 2011