Struttura ospedaliera di via Montedoro

Torre del Greco (a) – L’anno nuovo si era aperto con un’ottima notizia per l’ospedale Maresca: due gli emendamenti approvati e circa 800mila euro stanziati per il rilancio dell’unità coronarica, dell’area critica cardiologica e l’emergenza posti letto. Tutto, però, si è rivelato una farsa. Le due misure economiche, presentate ufficialmente dal vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Salvatore Ronghi, sono passate in commissione già il 29 dicembre ma bocciate dal Consiglio regionale appena qualche giorno più tardi. Gli emendamenti previsti miravano, innanzitutto, a ridare smalto al nosocomio torrese e a debellare quindi la Legge 16, la cui promulgazione (entro giugno 2010) convertirebbe il Maresca in P.S.A.U.T., ovvero in un mero ambulatorio di primo soccorso con impossibilità di ricovero. Quella che sembrava essere una “lenta ma pur sempre ripresa dell’ospedale –come affermato da Rosario Rivieccio, consigliere comunale e promotore del progetto di riqualificazione– è stata stroncata sul nascere, perché punto del tutto escluso dalla nuova legge finanziaria regionale. Le casse della Regione, ancora una volta, non serviranno a prestare un’assistenza continua e maggiormente qualificata, almeno per i suddetti reparti, agli oltre 300mila utenti potenziali del Maresca. Siamo fuori bilancio”.
Simone Ascione
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 20 gennaio 2010