Le sorti dell’ospedale di via Montedoro sono ancora troppo incerte

(a) C’è ancora speranza per l’ospedale Maresca? E’ questo, l’interrogativo discusso nell’incontro organizzato domenica scorsa dall’Associazione Nova Civitas, presso il Circolo Professionisti di Torre del Greco. “Un dibattito per smuovere le coscienze di tutti i cittadini per bene, che hanno sinceramente a cuore le sorti dell’ospedale e della città”: così in apertura l’Avvocato civilista Gennaro Torrese, Presidente dell’Ass. Culturale Nova Civitas, in campo anche per le prossime amministrative del 6 e 7 maggio in veste di lista civica a sostegno di Gennaro Malinconico. Nonostante l’ultima delibera della Regione Campania abbia virtualmente riportato al Maresca un certo numero di reparti, ambulatori e posti letto, la situazione resta ancora molto incerta. Il provvedimento, infatti, non è ancora stato ratificato e, comunque, ai reparti nuovamente assegnati, manca l’unità di Cardiologia. Tra i “cittadini per bene” citati da Torrese, c’è sicuramente la Dott.ssa Olga Sessa, da sempre impegnata sul fronte dell’ospedale Maresca: "Il disastro dell’ospedale è iniziato con il suo declassamento a struttura di I livello, ma è anche il risultato di una mala politica trasversale. L’ospedale è stato fondato nel 1800 da Santa Giovanna Antida Thouret ed ha visto San Giuseppe Moscati prestarvi la sua opera; vi hanno operato medici di altissimo livello, che hanno dato lustro e onore a Torre del Greco. La mala politica purtroppo ha distrutto tutto”. “Riporteremo il Maresca allo splendore di un tempo – afferma in chiusura Gennaro Malinconico, candidato sindaco -. L’ospedale dovrà essere nuovamente un polo di eccellenza e una struttura di II livello, con tutti i reparti, un efficiente laboratorio di analisi, un’unità di Cardiologia e un’importante reparto di Gastroenterologia endoscopica”.

Marina Miranda
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 2 maggio 2012