Storie di maltrattamenti familiari a Torre del Greco. Uomini violenti che non si fermano di fronte al grido di terrore di una donna. È successo ancora. Nella giornata di ieri, i carabinieri del nucleo radiomobile guidati dal tenente Vincenzo Simone e coordinati dal capitano Michele De Rosa sono intervenuti per una lite in famiglia in un appartamento di via Circumvallazione.
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Sul posto gli uomini in divisa hanno potuto accertare che un 59enne, già noto con precedenti penali dopo essere intervenuti nella sua abitazione, aveva preso a inveire contro la donna, aggiungendo frasi minacciose. La donna spaventata a cercato rifugio nella vicina abitazione della madre e da lì chiamato il 112. I carabinieri, intervenuti prontamente, hanno individuato e bloccato il 59enne mentre si allontanava a piedi dalla zona. L’arrestato è responsabile di maltrattamenti in famiglia, inosservanza a un provvedimento del giudice e violazione di domicilio aggravata.
I militari dell’Arma hanno accertato che mediante effrazione si era introdotto nell’abitazione familiare dalla quale era stato allontanato con provvedimento del giudice e, dopo aver atteso il rientro della ex 57enne, aveva preso a inveire contro la donna, aggiungendo frasi minacciose. Ora l’uomo è in attesa di rito direttissimo.
Questo episodio porta subito alla mente gli ultimi due successi il mese scorso. Il primo è quando sempre i carabinieri dell’aliquota radiomobile arrestarono un torrese di 49 anni sorpreso in via Scappi, all’esterno della casa dei suoceri, mentre minacciava la moglie 52enne, che da alcuni giorni si era allontanata dal loro domicilio a causa dell’atteggiamento violento dell’uomo. La cosa inquietante di quell’episodio di settembre è che il protagonista in negativo di questa storia è un pregiudicato di 49 anni, agli arresti domiciliari per aver incendiato un bar, e quindi era agli arresti domiciliari e non poteva abbandonare la residenza come invece ha fatto per andare a minacciare la moglie. Mentre l’altro ha avuto per protagonista un pregiudicato 47enne che è stato arrestato perché tentò di colpire la convivente con una chiave inglese per avere la custodia del figlio. Infatti, i militari dell’Arma intervennero in un locale pubblico in via Beato Vincenzo Romano dove il 47enne aveva chiesto di incontrare la sua convivente 31enne, che alcuni giorni prima si era allontanata dal domicilio per l’atteggiamento violento dell’uomo portandosi con sé il figlio piccolo. Proprio il mantenimento del bambino era alla base della contesa tra i due. Nel locale pubblico dove i due si erano incontrati è successo che i toni si sono di nuovo accesi, tanto che, al culmine dell’ennesima lite, la donna e’ stata ingiuriata e aggredita dal compagno, ma non solo. L’uomo è stato provvidenzialmente fermato dai presenti mentre tentava di colpire la vittima con una chiave inglese. Storie di “ordinari” maltrattamenti familiari.