Napoli – Avvocati praticanti, Governo adotti misure di sostegno dopo lo stop alle prove di abilitazione

Lettera dell’Unione regionale dei consigli dell’ordine della Campania al ministro Bonafede

 



“La posizione di migliaia di laureati in giurisprudenza e di praticanti avvocati nel corso dell’anno è divenuta insostenibile, in quanto l’attività – a più riprese – è stata paralizzata dalle note limitazioni derivanti dall’attuazione delle misure restrittive anti-Covid. Da ultimo è stato disposto il rinvio delle prove scritte per l’abilitazione all’esercizio dell’attività di avvocato”. Inizia così una lettera inviata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede dall’Unione regionale degli ordini della Campania.

A lanciare l’allarme, sollecitando il ministro e il Governo “all’adozione di misure immediate, non solo di sostegno economico, ma anche operative, idonee a garantire ai giovani praticanti, ad esempio, la possibilità di esercitare nuovamente in proprio l’attività professionale”, è il presidente Gennaro Torrese.

Nella missiva firmata insieme al segretario dell’Unione, Arcangelo Urraro, Torrese spiega che “una siffatta disposizione potrebbe rappresentare un primo importante segnale idoneo a dare ‘respiro’ ai giovani praticanti i quali, giorno dopo giorno, vedono vanificati gli sforzi profusi negli anni per conseguire la laurea e la preparazione necessaria per diventare avvocati”.

A tal fine, l’Unione regionale dei consigli dell’ordine della Campania ha anche promosso una petizione, inviata a tutti i parlamentari italiani, con la quale si ribadisce la necessità di adottare misure in favore degli avvocati praticanti.