Città verso la deriva: disparità di diritti fra i cittadini e totale noncuranza della salute e dell’ambiente
Torre del Greco – La prima definizione della parola politica risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; significava, secondo il filosofo, l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Oggi – inutile negarlo – chi svolge questa funzione – nella maggior parte dei casi – lo fa per scopi personali e per favorire alcuni individui. I “politici” spesso dimenticano che sono retribuiti per servire il popolo.

Per renderci conto del loro operato nell’ultimo trentennio basta guardaci intorno. Basti osservare le strade, la litoranea, l’ospedale Maresca, la disponibilità di spazi e servizi per i cittadini, la sicurezza, la mancata realizzazione di un polo orafo come Corallium che avrebbe portato lavoro e benessere alla città, uno dei rari casi dove noti imprenditori si sono uniti per realizzare un qualcosa.
Ma questo progetto non ha trovato il placet dei politici. Osserviamo, inoltre, il ponte di via Curtoli pericoloso e mal fatto. Ancora aperta la questione amianto ed altro. Tutto quello che è di interesse pubblico è scarso, salvo rare eccezioni. Al contrario, quando i “politici” hanno a cuore qualcosa la fanno: vedi il ponte che unisce i fondi di villa Olivella di proprietà degli armatori Bottiglieri, enorme e ben fatto; vedi con quanta rapidità sono state rilasciate le autorizzazioni per la costruzione del depuratore industriale, costruzione per niente scongiurata! Ed altro ancora. I pochi cittadini di serie “A” (ovvero quelli che hanno influenti amicizie politiche) hanno tutto e subito, il cittadino di serie “C” non ha nemmeno quello che gli spetta di diritto. Ci sono anche casi di cittadini attenti che segnalano presunte irregolarità agli organi competenti; ma questi ultimi non rispondendo alle loro richieste fanno nascere sempre di più la sfiducia nelle istituzioni. Ci sono torresi che non demordono e vi citiamo un caso per tutti: dopo più di un anno di richieste di informazioni e di solleciti la questione è anche approdata in VII commissione. Parliamo dei condomini di largo Riscatto Baronale 19, che richiedevano al Comune di Torre del Greco, all’Asl NA5, al Comando dei Vigili urbani ed al Segretario Generale copia della documentazione relativa ai lavori che si stanno effettuando nello stesso condominio al piano terra (di proprietà dei Palomba). Hanno inoltre richiesto, frequentemente, accertamenti formali e che i lavori che riguardano il laboratorio di analisi cliniche siano stati debitamente autorizzati. I condomini continuano a chiedere di esser portati a conoscenza, dalla DO.CA Srl, dell’eventuale installazione, nei locali in questione, di un centro di indagini radiologiche e di medicina nucleare. Ma non hanno mai avuto risposta. Ma la cosa che i condomini non si spiegano è come mai nella risposta datata il 7 aprile 2008 dall’ufficio Urbanistico e Antiabusivismo, non si sia tenuto conto che i locali in questione sono interessati da istanza di condono edilizio e che pertanto, come previsto dalle attuali normative, non poteva esser rilasciata la Dia (denuncia inizio attività edilizia). Solo da qualche giorno fa, grazie all’insistenza dei condomini, la Commissione trasparenza ha deciso di convocare i diretti interessati per luce sulla vicenda. Noi de La Torre continueremo a seguiremo la vicenda.
Antonio Civitillo

Articolo già pubblicato sul numero cartaceo Anno CIII n° 15 – mercoledì 1 ottobre 2008