Piazzali ornati con centinaia di ciclamini e… isole ecologiche

Gli addetti ai giardini del Comune hanno completato la messa a dimora di oltre cinquemila ciclamini cremisi e di tutte le gradazioni di tonalità che questa varietà offre. Le aiuole, le rotonde e i parchi comunali sono stati abbelliti del fiore dell’inverno per antonomasia conferendo colore e ossigeno ad angoli e crocevia della Città: i giardinetti di piazza Della Repubblica danno un benvenuto senz’altro più caldo ai passanti e agli utenti della Circumvesuviana; parimenti i viola e i lilla seguono il margine del litorale lungo via Litoranea; stessa sorte anche per la nuova rotonda nei pressi di viale Europa e per quella sita tra via Diego Colamarino e via Roma. In omaggio al 150° dell’unità d’Italia nelle rotonde tra via Alcide De Gasperi e viale Campania e in quella antistante il casello autostradale i fiori sono stati disposti in modo da formare una coccarda tricolore.
Da contraltare a cotanta fioritura, sbocciano “spontanei” innumerevoli centri di raccolta, a poche decine di metri dalle stesse fioriere o, peggio, anche da condomini e palazzine, da alcuni luoghi di ritrovo della bella gioventù o, ancora, in aree adibite a parcheggio, tutti luoghi ad alto tasso di frequentazione e passaggio. Dopo l’attivazione delle isole ecologiche in via Cavallerizzi e via Scappi Novesca, l’“arcipelago” si è, di recente, ulteriormente ampliato con l’entrata in funzione dei centri di raccolta in Piazza Nassiriya (Bottazzi) e in via Del Lavoro. Allo stato delle cose i punti-raccolta sono una dozzina, e venti le unità che dovrebbero garantire l’intera copertura del territorio cittadino.
Sotto il profilo tecnico-economico tale soluzione ha permesso ad amministratori e amministrati di mettersi al riparo dai paletti fissati dalla Legge n°123 del 2008, poiché al 31 del mese scorso si è raggiunta la percentuale del 54,28 di raccolta differenziata, superando la soglia limite. Sotto il profilo ambientale le decine di mini-discariche a cielo aperto hanno di fatto scatenato polemiche e controversie: dalla collocazione, il più delle volte troppo poco distante dai centri abitati; al grande mistero irrisolto del prelievo a domicilio a favore di anziani e diversamente abili, che ha innescato, in molti casi, un “porta-a-porta” abusivo a prezzi trattabili.
Simone Ascione
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 novembre 2011