Pugni e calci a tutto quello che aveva di fronte solo perché i genitori non gli hanno voluto dare i soldi per comprare la droga. E’ successo a Torre del Greco dove, ieri in mattinata, gli uomini della Benemerita hanno Manette-Mani

arrestato un giovane incensurato di trent’anni, che già aveva precedenti simili, per il reato di estorsione. A sporgere denuncia gli stessi genitori del giovane, che si sono rivolti al 112 per segnalare quello che stava accadendo nel loro appartamento. Giunti sul posto, gli operatori hanno parlato con le persone aggredite, in evidente stato di shock emotivo, che hanno raccontato di essere stati aggrediti verbalmente e, poi, fisicamente dal figlio che si è scagliato contro la mobilia, per giunta ubriaco, sotto gli occhi esterrefatti della madre e del padre, distruggendo tutto.

I genitori hanno inoltre raccontato che il figlio non era nuovo a episodi di questo genere, poiché anche in passato, in circostanze analoghe, era andato più volte in escandescenza e che ultimamente, le richieste di soldi erano diventate più insistenti e pressanti sfociando assai spesso in episodi di violenza laddove non soddisfatte. Alla luce di tutto ciò, gli uomini dell’Arma dei Carabinieri di Torre del Greco hanno arrestato il giovane per estorsione. L’episodio ha visto protagonisti i carabinieri della locale aliquota radiomobile, coordinati dal comandante di compagnia, il capitano Michele De Rosa, che hanno arrestato per tentata estorsione il 30enne torrese, incensurato.
L’uomo è stato bloccato nella sua abitazione, immediatamente dopo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva chiesto, con minaccia, denaro contante ai genitori per l’acquisto di stupefacenti e, al loro rifiuto, non ha esitato a danneggiare gli arredi e gli oggetti presenti in casa.
Con successive verifiche i carabinieri hanno accertato che il 30enne già da tempo si era reso protagonista di episodi di violenza simile.
L’arrestato è stato tradotto nel carcere di Poggioreale.