Bandiera rossa: questo è il responso dell’Arpac dopo i rilievi a Torre

Anche quest’anno il divieto di balneazione giunge puntuale ad impedire ai cittadini torresi di rinfrescarsi nelle acque della propria città: bandiera rossa è il responso dell’Arpac. Eppure, verificando proprio i dati pubblicati dall’Agenzia regionale, risulta lampante la contraddizione: sui sette punti del litorale torrese in cui sono stati effettuati i prelievi, infatti, nessuno raggiunge il valore limite. D’altronde, basta controllare i valori registrati lo scorso giugno nella zona “Cimitero”, l’area di balneazione torrese più critica, per rendersi conto di quanto sia poco allarmante la situazione: valore 20 su un limite di 200 è quello registrato per enterococchi intestinali; mentre 64 su un limite di 500 è il risultato dell’escherichia oli.
Tutti gli altri rilievi hanno registrato valori batteriologici che non superano i 20: gli stessi ed identici valori rilevati nelle acque del comune di Ercolano (come Punta Quattro Venti), alle quali è stata, invece, concessa la balneabilità. La situazione è dunque questa: Torre del Greco ad oggi risulta un’area a scarsa classificazione di balneabilità, pur ricevendo pareri positivi dall’Arpac sulla condizione batteriologica. Inoltre anche le indagini di Goletta Verde su tutta la Campania, escludono Torre del Greco dalla lista nera delle zone di massimo inquinamento. Ma allora perché il divieto di balneazione continua a macchiare di rosso le nostre spiagge? Il problema sembra giungere da altre direzioni: lo scarso funzionamento dei sistemi di depurazione costituisce ancora oggi un grosso handicap per la pulizia del litorale. Gli stessi risultati di Goletta Verde, infatti, ci informano anche dell’alta percentuale di non conformità alle norme di legge degli impianti di depurazione, registrata in tutto il Napoletano. Sfatato dunque il mito della pulizia delle acque sembra un’altra la domanda cui rispondere: che la malapolitica torrese sia ancora una volta responsabile dell’ennesimo “buco nell’acqua”? Cosa fa chi dall’alto ha il potere di intervenire?
Maria Panariello

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola del 25 luglio 2012