Ancora nessuna novità dalla Procura di Torre Annunziata, caso archiviato?

(a) Torre del Greco – Che non se ne parli non vuol dire che non si realizzerà più. Stiamo parlando del depuratore industriale: un impianto di smaltimento chimico di rifiuti liquidi altamente tossici, che sorgerà su una superficie di circa 8.000mq. In meno di due anni si è autorizzato, in tempi record, un vero e proprio impianto chimico, che porta solo danni alla nostra città e alcun tipo di vantaggio. Se non a chi lo costruisce e lo gestisce. Tutto ciò è potuto accadere grazie alla complicità di alcuni dirigenti e alcuni politici della Regione Campania, della Provincia di Napoli, del Comune di Torre del Greco, del ASL NA/5. Dopo molte pressioni da parte de La Torre, di molte associazioni e cittadini, e solo dopo una corposa manifestazione, l’attuale Amministrazione, guidata dal Sindaco Ciro Borriello, decide di intraprendere qualche azione discutibile. Si ricorre al TAR, ma come segnalato da più parti il ricorso così impostato non sortirà alcun effetto. Anzi, paradossalmente ed involontariamente, favorirà la WISCO Spa, società costruttrice. Infatti, il Comune ne vien fuori perdente e deve anche risarcire la WISCO Spa. La sentenza è stata depositata il 14/05/09, ma l’Amministrazione comunale ed il Sindaco Borriello hanno ritenuto opportuno non comunicarlo alla cittadinanza. Ennesimo errore commesso dal Sindaco, quello di non avvisare la popolazione. Eppure della “trasparenza” lui e la sua troupe ne fanno una loro bandiera e cavallo di battaglia. Ricordiamo che la VII Commissione trasparenza) ha prodotto un’attenta e dettagliata relazione, dove ha trovato delle incongruenze, che ha inviato, circa 2 anni fa, al Tribunale di Torre Annunziata. Anche su questo fronte, tutto tace e la cosa non è confortate. Ma, arriviamo al dunque, alle ultime notizie che ci sono pervenute. Sembra imminente la costruzione dell’eco-mostro, secondo indiscrezioni il ritardo è dovuto alle elezioni e a sciocchezze burocratiche.Sembra,secondo voci molto insistenti, che anche l’ARPAC abbia dato il via libera. Il primo passo sarà quello di bonificare l’area e subito dopo si passerà alla costruzione del depuratore industriale. Proprio in questi giorni, si sta dando una forte accelerata a tutte le procedure. Ma i dubbi de La Torre, riguardo le regolarità delle autorizzazioni rilasciate, sono tanti. Ricordiamo che tante sono le domande che abbiamo posto a politici e dirigenti che ad oggi non hanno avuto risposta. Ai politici che sostengono a parole che l’eco-mostro non si fa, possiamo semplicemente dire: Verba volant, scripta manent.

Antonio Civitillo



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 marzo 2010