Territorio
(a) Torre del Greco – Sembra una vicenda senza fine quella del depuratore industriale. Posizioni poco chiare o non del tutto sfavorevoli alla costruzione dell’eco mostro a Torre del Greco da una parte, e voglia di lottare fino all’ultimo contro la presenza di tale impianto sul territorio dall’altra. Un tira e molla che lascia tutti col fiato sospeso e alla ricerca di un modo per poter scongiurare il peggio. Giovedì scorso, in seconda commissione consiliare, quella dell’Ambiente e presieduta da Ciro Accardo, in presenza anche dei consiglieri comunali Massimo Meo, Vittorio Guarino e Vittorio Cuciniello, alcuni rappresentanti della Rete Civica, tra cui Antonio Civitillo, Carlo Ceglia, Andrea Di lecce, Giuseppe Di Stasio, Giovanni Caracciolo e Luigi Gallo, hanno posto alcune interessanti domande, sulla vicenda, all’ingegnere capo Giovanni Falanga e al dirigente Vincenzo Abilitato. “In questa sede abbiamo chiesto chiarezza su alcuni argomenti– dichiara Civitillo, componente Rete Civica Antidepuratore Tossico e direttore del giornale La Torre – tra i quali le volumetrie. Chiediamo che il Sindaco Ciro Borriello si impegni a fare un aggiornamento sullo studio di impatto ambientale in modo da tentare di mettere in discussione l’attuale VIA esistente ed affidare la valutazione ad un consulente esterno esperto in ambiente. Come detto più volte in passato – conclude Civitillo – ci si augura che il Sindaco prenda questa ed altre strade e non si concentri soltanto sull’anello più debole, come l’autorizzazione paesaggistica”. Inoltre, continua senza sosta l’attività informativa messa in campo da associazioni locali allo scopo di sensibilizzare al massimo i cittadini ed informarli sull’imminente pericolo che minaccia la salute dei torresi. Sono state, infine, raccolte una sfilza di firme che accompagneranno una petizione per dire “No” alla costruzione del depuratore industriale.
Mariot
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 ottobre 2010