A due settimane dall’appuntamento cruciale in cui la Cassazione – Camerale a sezione unite in merito alla ricusazione del collegio del processo penale a carico dei soci Deiulemar, il popolo degli obbligazionisti è in fermento. C’è divisione sulla scelta di organizzare o meno una manifestazione a Roma il giorno in cui si riuniscono i membri della cassazione per decidere sulla ricusazione del collegio giudicante. In attesa ci sono circa tredicimila risparmiatori che hanno investito una cifra che va, secondo le stime, oltre i 700 milioni di euro, nella compagnia armatoriale torrese Deiulemar, ai cui soci e dirigenti sono contestati i reati di bancarotta fraudolenta e di abusiva attività di raccolta del risparmio.

Tre filoni interessano procedure fallimentari attraverso cui si dovranno rivendere i beni per risarcire gli Deiulemar-Nave-Lato

obbligazionisti truffati. Una è la Deiulemar Compagnia di navigazione Spa, poi c’è il processo alla Deiulemar Shipping, società di fatto dei singoli armatori. Ancora non è chiaro quali sono le cifre che si potranno ricavare dai processi in corso e soprattutto non è ancora chiaro quanto dei soldi recuperati saranno messi a disposizione dei 13 mila obbligazionisti che sono in trepida attesa. A Roma presso la quarta sezione penale del Tribunale capitolina nell’aula “Occorsio”, è andato in scena nei mesi scorsi il processo contro Maria Luigia Lembo, Giovanna Iuliano, Giuseppe Lembo, Leonardo Lembo, Lucia Boccia, Angelo Della Gatta, Pasquale Della Gatta e Micaela Della Gatta, per espressa richiesta dal giudice Laura Di Girolamo, durante il quale sono stati chiamati a rispondere dei molteplici capi di imputazione loro contestati. Ma in tanto, il popolo degli obbligazionisti attende il 26 giugno quando ci sarà la pronuncia della Cassazione in merito alla ricusazione del collegio del processo penale a carico dei soci Deiulemar.
Alfonso Ancona