“Post fata resurgo” l’appello della chiesa

Vicina ai risparmiatori della Deiulemar in questo momento delicato è anche la chiesa, alla fiaccolata promossa dal decano dei parroci torresi Don Franco Contini hanno partecipato circa mille persone, una parte di quelle 13mila famiglie che hanno creduto nella società armatoriale torrese. “Non ci resta che pregare” questo il commento di molti che tengono ancora viva la fiaccola della speranza, la speranza di poter un giorno rivedere i risparmi di una vita. La via crucis è partita da Piazza Luigi Palomba per finire sulle scalinate di Piazza Santa Croce, in silenzio i fedeli-rispamiatori hanno percorso le strade e pregato, confidando se non nella giustizia terrena, perlomeno in quella divina, nessun discorso esplicito sulla questione della Deiulemar, solo un appello finale da parte di Don Franco Contini “Uniti perché il Signore illumini chi deve prendere decisioni”. Da qualche tempo non si vedeva il sindaco Ciro Borriello sfilare tra i suoi cittadini, ha partecipato alla fiaccolata lasciando a casa tuttavia la fascia tricolore per una scelta di sobrietà “È doveroso esprimere la nostra vicinanza a tantissimi risparmiatori che hanno investito con la Deiulemar” fa sapere il primo cittadino, e la vicinanza arriva anche dal gruppo dei commercianti torresi, ha aderito all’iniziativa anche il presidente dell’ASCOM Giulio Esposito a rappresentare la categoria dei negozianti coinvolti nella vicenda Deiulemar. Fasce sociali diverse hanno partecipato alla preghiera collettiva, dai piccoli risparmiatori che usavano gli interessi della Deiulemar per arrotondare a fine mese a chi pur avendo un lavoro sicuro vive la sofferenza di aver perso risparmi di una vita. “La fiaccolata nasce dalla richiesta delle famiglie – spiega Don Franco Contini – la città non dovrebbe essere toccata dalla sofferenza. Io credo nel “Post fata resurgo” cioè dopo le difficoltà si risorge dalle ceneri, spero che Torre del Greco possa superare questo dolore”
Carolina Esposito