Ercolano – Cresce il numero dei positivi in città. Primo giorno di spesa in ordine alfabetico: 5 persone denunciate. Di seguito la comunicazione del primo cittadino, Ciro Bonajuto:

In giornata ci è stato comunicato l’esito positivo di un tampone effettuato qualche giorno fa a un cittadino ercolanese. Si tratta di un 50enne che lavora in un’azienda In cui si erano già registrati diversi contagi per cui tutti i dipendenti sono stati sottoposti al test Covid-19. Le condizioni del nostro concittadino sono buone, vive da solo e già da giorni non esce di casa. Stiamo ricostruendo la rete dei suoi contatti nell’ultimo periodo e la situazione appare sotto controllo. È sotto sorveglianza sanitaria da parte dell’Asl e gli abbiamo garantito la consegna a domicilio di farmaci e generi di prima necessità. Complessivamente, dunque, i contagiati a Ercolano sono tre più l’uomo che risiedeva nella casa di riposo di via Alessandro Rossi che purtroppo ieri è mancato.

Controlli. L’unico modo per prevenire la diffusione del contagio è restare a casa. Non esistono se, ma e mezze misure: se vogliamo evitare di vedere anche nella nostra città le drammatiche scene che purtroppo stanno vivendo nel Nord Italia, dobbiamo restare a casa. Anche se pochi, ancor meno dei giorni scorsi a dire il vero, hanno la testa dura e continuano a rischiare la loro vita e quella dei loro cari,da oggi è attivo in città anche l’Esercito con posti di controllo fissi e itineranti. Proseguono contemporaneamente i controlli delle altre Forze dell’Ordine.



Spesa. Oggi è stato il primo giorno in città in cui l’accesso ai negozi era regolato per ordine alfabetico. A vigilare per il rispetto della norma sono stati operativi Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Solo la Polizia Municipale ha controllato 159 persone in 47 esercizi commerciali, denunciando 5 persone che non rispettavano l’ordinanza. Se vi fa paura più la denuncia che rischiare la vita, quindi, sappiate che i controlli ci sono e se l’avete fatta franca una volta non è detto che ce la farete sempre. In ogni caso, il dispetto non lo fate a me, ma ai vostri figli e ai vostri genitori che mettete a rischio andando a spasso senza motivo.
Mi rendo conto che è una ordinanza che richiede sacrifici, ma sappiate che ovunque si contano i morti a causa di questo male assurdo. Muoiono centinaia di persone senza neanche poter essere accarezzati dai propri cari, senza ricevere neanche il funerale: aspettare in casa qualche giorno o ricevere la spesa a domicilio, o non mangiare un prodotto fresco tutti i giorni, cosa è in confronto alla vita che adesso dobbiamo tutelare?