La speranza è che tutto questo non sfoci, in futuro, in un’operazione di sciacallaggio

Mercoledì 22 febbraio, tendostruttura “La Salle”. Il comitato “Trasparenza e Legalità” chiama a raccolta gli obbligazionisti Deiulemar per offrire loro tutela legale nel caso Deiulemar. L’invito degli avvocati Caccavale e La Pietra, responsabili del comitato, viene raccolto da circa 500 persone, probabilmente alla ricerca di quelle rassicurazioni che provengono dal fare fronte comune avverso un problema. “L’unione fa la forza” si sente dire.
“Bisogna avere pazienza ed attendere le proposte della compagnia” sostiene l’avvocato La Pietra di fronte alla folla che prima mugugna, poi strepita. Sono molti ad abbandonare la sala, altri invece si iscrivono al comitato, rimettendosi alle decisioni dello stesso.
A fronte di una domanda precisa da parte di uno dei presenti, l’avvocato La Pietra chiarisce: “L’iscrizione al comitato è gratuita, ma i professionisti si pagano”.
Lo stesso leitmotiv si ripete il giorno successivo. A cambiare sono i protagonisti. Si tratta in questo caso dell’avvocato Grassi. L’appuntamento è fissato però, non nella tendostruttura, ma, con una scelta un tantino discutibile, all’hotel Sakura. L’offerta è pressoché la medesima. In questo caso, però, si parla anche di percentuali. In un primo momento viene richiesto dagli avvocati agli obbligazionisti il 10%, che si trasforma poco dopo nel 5%.
È lodevole il fatto che molti professionisti si stiano impegnando così alacremente per tutelare i cittadini torresi coinvolti nella vicenda Deiulemar. La speranza è che tutto questo non sfoci, in futuro, in un’operazione di sciacallaggio di cui, francamente, i torresi non hanno bisogno.
Angelo Confuorto
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 7 marzo 2012