L’appello dalla VII Commissione e dall’Assessore all’ambiente

(i) Torre del Greco – Non accennano a placarsi le polemiche sui due ponti (quello di via Curtoli e quello di Villa Olivella). La disparità di trattamento, infatti, diviene sempre più un esempio lampante dove l’interesse pubblico
non viene preso in considerazione come quello privato, e di come la mala politica si interessi poco alla collettività.
Proprio a pochi metri della vecchia uscita autostradale di Torre del Greco è sorto un ponte privato, che non nessuna utilità per la viabilità della nostra città. Si tratta di un cavalcavia privato che unisce due fondi separati, dalla carreggiata autostradale, acquistata qualche anno fa dagli armatori Bottiglieri – Villa Olivella. Un ponte enorme, possente e innanzitutto sicuro. Considerato che il nostro territorio è protetto da fortissimi vincoli ambientali ed è molto complicato avere autorizzazioni a costruire, qualche dubbio sul rilascio dei permessi nasce spontaneo. E proprio in base a queste considerazioni che venerdì 30 maggio scorso si è tenuto un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori. All’incontro erano presenti: responsabili dell’azienda costruttrice, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Sorrentino, ed alcuni esponenti della Commissione Trasparenza, tra cui il Capogruppo e consigliere del PD, Lorenzo Porzio, e l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Speranza. Lentamente, ad oggi non ancora concluso, sta sorgendo a Via Curtoli il ponte di interesse collettivo. Quest’ultimo risulta fatto male, con una assurda pendenza ed una deviazione da brivido, sicuramente poco sicuro, con un serio rischio per la vita dei cittadini che lo percorreranno. Dallo scorso maggio ad oggi tutto tace. Solo da qualche giorno la VII commissione ha ripreso il fascicolo e raccogliamo le dichiarazioni del consigliere comunale e capogruppo del PD Lorenzo Porzio che sostiene: "quanto prima i responsabili del progetto verranno invitati in Commissione Trasparenza per far chiarezza sulla vicenda". Altre perplessità sono manifestate dall’Assessore all’Ambiente Giuseppe Speranza che rifiuta categoricamente i progetti così come sono e dichiara: "sto scrivendo una lettera, che invierò in questi giorni alla Soprintendenza dei Beni Culturali per avere delucidazioni in merito". Ricapitolando: quello privato è perfetto, quello pubblico, nonostante le tante denunce e segnalazioni, è pericolosissimo per la sicurezza dei cittadini. Al primo grave incidente, dove forse ci
scapperà il morto, si griderà allo scandalo. Probabilmente senza conseguenza per nessuno, eccetto per il mal capitato che potrebbe essere chiunque di noi.
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Articolo già pubblicato sul numero cartaceo Anno CIII n° 15 – mercoledì 1 ottobre 2008