Dal 2009 il Comune dovrà provvedere con risorse proprie alla gestione dell’hospice

(a) Torre del Greco – La casa di riposo ex ONPI, l’hospice per anziani situato in via Giovanni XXIII a Torre e che da anni ospita gli ultrasessantacinquenni del vesuviano, potrebbe interrompere le sue attività entro la fine del corrente anno. Fino al 2008 la Regione Campania, in conformità all’articolo 13 della legge regionale n.14/86, ha stanziato annualmente un contributo per le spese di gestione della struttura pari a euro 387.300,00. Tuttavia il comma 8 dell’articolo 57 della legge regionale n.11 stabilisce che il comune di Torre del Greco, a partire dal 2009, dovrà provvedere con risorse proprie alla gestione della casa di riposo. Questa legge, promulgata il 23 ottobre 2007, esiste da più di un anno, ma né gli ospiti della comunità socio – assistenziale, né il personale della stessa, né i cittadini ne sanno nulla. Il comune p o t r e b b e a t t i n g e r e soldi dai fondi dell ‘ a m b i t o
sociale di riferimento; tuttavia questi potrebbero non bastare, visto che la struttura costa più di 2 milioni di euro l’anno. Inoltre, con la nuova legge finanziaria, lo Stato ha tagliato del 40% i finanziamenti assegnati dal fondo nazionale per le politiche sociali alla Regione Campania. In questi giorni, in seguito alle sollecitazioni del sindaco di Torre del Greco e di quello di Cava dei Tirreni (l’altro comune campano che ospita una casa di riposo ex ONPI), è stato aperto un tavolo r e g i o n a l e f i n a l i z z a t o alla risoluzione del problema.
Rassicuranti le parole del dott. Antonio Oddati, dirigente area politiche sociali dell’assessorato regionale al ramo: "Stiamo lavorando alla nuova legge finanziaria regionale e abbiamo introdotto un comma all’articolo 57 della legge regionale n.11: le strutture ex ONPI saranno messe in condizione di poter funzionare grazie alle risorse finanziarie che arriveranno durante il prossimo triennio per l’attuazione dei piani di zona". La casa di riposo ex ONPI è una struttura che serve agli anziani di Torre del Greco e dei paesi limitrofi; una sua chiusura sarebbe un duro colpo per una città di circa centomila abitanti, sulla quale gravano già difficoltà legate al settore sanitario, con l’ospedale Maresca ormai ridotto all’osso. Se la struttura chiudesse, tanti anziani dovrebbero tornare a casa e quelli che non hanno una casa finiranno in ospedale o chissà dove; il personale, che per anni ha contribuito al buon funzionamento della struttura, si ritroverebbe senza lavoro. Urge una soluzione al problema, con l’auspicio non solo di evitare la chiusura della casa di riposo, ma anche di consolidare e potenziare ulteriormente le attività assistenziali.
Maria Consiglia Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea La Torre in edicola il 12 novembre 2008