Emergenza Maresca

(a) Torre del Greco – “Il Piano Ospedaliero, salvo piccoli aggiustamenti, non verrà modificato; perseguiremo l’obiettivo di ridurre i costi e gli sprechi, e al contempo di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio offerto. Il Presidente Caldoro non intende rispondere a quesiti riguardanti nessuna realtà nello specifico, che sia l’ospedale Maresca di Torre del Greco o altre strutture ospedaliere”, questa la lapidaria (e unica) dichiarazione che il Portavoce del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha rilasciato alla testata de “LaTorre” e che scrive in pratica la parola “fine” sulla questione Maresca, che, stanti queste parole, da polo ospedaliero verrà reso un mero presidio di lungodegenza e riabilitazione. Altre, in realtà, erano le domande che, dopo ripetuti colloqui telefonici con l’Ufficio del Portavoce, avevamo inviato al Presidente: ci chiedevamo infatti se la chiusura del Maresca non si ponesse sulla stessa lunghezza d’onda delle precedenti Amministrazioni regionali; ci chiedevamo se visti i problemi strutturali dell’ospedale di Boscotrecase e le difficoltà per raggiungerlo la decisione di privilegiare questa struttura non fosse in realtà una scelta meramente politica; ci chiedevamo se “la questione Maresca” non potesse essere un boomerang per il PDL, visti gli enormi consensi raccolti a Torre del Greco dal partito alle scorse elezioni regionali; ci chiedevamo come si potesse non considerare una potenziale utenza di 300.000 persone, molte delle quali oggettivamente incontreranno grandi difficoltà con la chiusura (o comunque la riconversione) del Maresca. Ce lo chiedevamo e lo abbiamo chiesto al Presidente Caldoro in quanto la Sanità rientra tra le sue deleghe. Ma il Portavoce ha, appunto, dichiarato, dopo un "inseguimento” telefonico durato ben 9 giorni, di non ritenere opportuno rispondere a domande concernenti realtà territoriali specifiche, ivi compreso quelle riguardanti l’ospedale della nostra città e le proteste dei cittadini torresi.
Angelo Confuorto
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 ottobre 2010