La Regione risponda""

(a) Torre del Greco – E’ ripreso il 19 luglio lo sciopero della fame del sindaco Ciro Borriello per ottenere fatti concreti in merito al Maresca dopo che le promesse non sono state mantenute. Il presidente Caldoro – afferma il Sindaco – inspiegabilmente resta sordo alle innumerevoli e giuste istanze istituzionali e dell’altissima collettività amministrata, oltre trecentomila abitanti". Nel tempo ho rappresentato più volte la questione – continua Borriello – sia alla passata amministrazione che all’attuale: è impensabile chiudere una importante e vitale struttura sanitaria in un territorio vastissimo che interessa diversi comuni dell’area vesuviana”. A questo va ad aggiungersi che” basterebbero pochi fondi per riavere una straordinaria sede di facile accesso per la sua strategica posizione logistica e per ottenere almeno 200 posti letto. Invece si preferisce spendere più soldi per avere meno posti letto in strutture già servite da altre sedi viciniore”. Insomma, dopo lo sciopero della fame iniziato lo scorso 28 giugno e l’annullamento della Festa dei Quattro Altari, decretato con delibera n. 453 del 29 giugno, Borriello continua a pensare che qualche migliaia di calorie in meno nella sua dieta possano giovare
alla salute di circa 300.000 persone. Più che aderire a “pannelliani” scioperi della fame, che per alcuni “sanno di marcio”, forse sarebbe il caso di scoprire cosa c’è alla base della mancanz a di dialogo con i rappresentanti istituzionali territoriali, della mancata considerazione della correttezza delle iniziative intraprese fino ad oggi, e del non rispetto dei precisi accordi presi in passato alla presenza dei rappresentanti della Regione e dell’Azienda sanitaria provinciale
M.C.Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 luglio 2011